Il Comitato Elba Sanità si sente obbligato a denunciare nuovamente la situazione di grave sofferenza in cui versa la Sezione di medicina dell’Ospedale di Portoferraio divenuta tale da quando il Primario Dott. Vecce è andato in pensione, come purtroppo potrà accadere anche ad altri Reparti del nostro nosocomio. Ci dispiace dirlo in maniera così rude, ma la Direzione aziendale sta letteralmente azzerando il prezioso lavoro che tanti medici e personale ospedaliero hanno svolto in questi anni per dare efficienza e fiducia al sistema sanitario elbano. In Medicina sono rimasti sei medici compreso il Responsabile, e per via delle ferie nel mese di agosto, l’organico si ridurrà ulteriormente a cinque unità. Simile irresponsabile riduzione costringe i medici internisti a turni estenuanti con il concreto pericolo, come abbiamo paventato più volte, per la stessa incolumità dell’utenza. Nel stesso mese di agosto verranno chiusi inevitabilmente tutti gli ambulatori di medicina e valutando oggettivamente le sue condizione operative, nasce il dubbio che tale chiusura potrebbe estendersi anche ad altri mesi dell’anno o che la loro apertura potrà essere limitata solo ad alcuni giorni della settimana e ad orario ridotto. Il Comitato Elba Sanità ha sostenuto sempre con fermezza che il Sistema sanitario nazionale, ovunque operi, debba essere rigorosamente pubblico, non certo per sostenere una posizione meramente ideologica lontanissima da qualsiasi nostra intenzione, bensì per la netta convinzione che un sistema pubblico possa e debba avere tutte le risorse necessarie, gli strumenti e le competenze per assicurare l’efficienza e la professionalità di cui tutti i cittadini, al di là del censo, hanno pieno diritto indistintamente, tanto più a favore coloro che sono dotati di minori capacità reddituali. Pur tuttavia in alcuni casi ben limitati, là dove sia estremamente necessario al fine ridurre le ormai chilometriche liste d’attesa, si può ricorrere a convenzioni con istituti privati, ma solo per la diagnostica strumentale che sia di indispensabile ausilio al medico specialista ospedaliero che rimarrà e dovrà rimanere sempre insostituibile per la sua esperienza nell’ alto numero di casi clinici affrontati e risolti, per la sua disinteressata dedizione professionale, per il rapporto di fiducia che inevitabilmente si istaura con i pazienti in anni di proficua attività. Ci batteremo dunque per impedire in tutti i modi che le prestazioni ambulatoriali ospedaliere vengano sostituite da convenzioni con strutture private al solo scopo di risparmiare risorse evitando così, in modo surrettizio, di dover aumentare il numero degli specialisti operanti nel nostro ospedale.
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