Seguo con attenzione l’interessamento della neo sindaco di Rio Marina, Paola Mancuso, verso il riuso dei beni minerari dimessi, ma questa continua sbattere (come un gronco nella nassa) contro una gestione autoreferenziale, poco dinamica e, meno che mai, legata all'economia locale del suo predecessore, quel Bosi che per ben dieci anni non ha saputo (o voluto?) sfruttare quello che qui c’è ed altri non hanno. La mia mente ritorna alla prima e unica ricerca dei minerali, quella che in altre parole, immise sul mercato legale i famosi minerali dell’Elba. Le difficoltà che incontrammo allora (era il 2006) furono molteplici! Bosi, per fermare lo scavo, chiese l’intercessione della Provincia di Livorno (fortunatamente invano!). L’escavazione, attentamente controllata dal vicepresidente Giancarlo Mancasi, fu eseguita ugualmente e servì a impinguare le casse della società del Parco Minerario. Da allora, però, più nulla! In che modo commentare il fallimento del presidio universitario, Geoelba, nel Palazzo governativo? Nonché della confusione creata attorno al Villaggio Paese? E di quegli imprenditori (fatti fuggire!) che volevano investire sulle aree minerarie? Come giudicare lo spezzatino del compendio minerario? Che scrivere, infine, sugli oltre 50mila euro/anno che il comune trattiene per la custodia del compendio minerario? Purtroppo, durante i dieci anni che hanno visto Bosi sindaco di Rio Marina, questo paese ha perso “molti treni” e i treni, lo sanno anche i bambini, una volta passati non si prendono più. Però, per favore, nessuno ritiri in ballo la messa in sicurezza dell’ex miniera, perché quei giovani che oggi sono in attesa di un posto di lavoro, allora erano ancora alle scuole elementari! Lorenzo Marchetti (da il Vicinato) per completezza di informazione riportiamo di seguito l'articolo citato da Marchetti che non avevamo pubblicato in quanto pervenuto durante i giorni di cchiusura della Redfazionedi Elbareport MANCUSO : UNA CONFERENZA ISTITUZIONALE PER PARLARE DELLE AREE MINERARIE. Le problematiche del compendio minerario sono ai primi posti nell’agenda della nuova Amministrazione Mancuso. Le iniziative avviate dal suo predecessore sono infatti ad un punto cruciale e la questione “valorizzazione delle aree minerarie” continua ad occupare oggi molti tavoli istituzionali. E’ per questo che il Sindaco ha ritenuto opportuna una riunione congiunta per porre a tutti gli Enti interessati l’esigenza di addivenire ad adeguate soluzioni. “Le strade sono molte e avvincenti. E’ a buon punto il progetto di qualificazione delle aree e degli immobili che consentirà una nuova accessibilità migliorata e garantita dalla “strada nelle miniere” come occasione di scoperta e valorizzazione delle stesse. Nel raggiungimento di questo risultato appare di assoluto interesse l’aspetto della qualificazione culturale che troverà nel palazzo Governativo un luogo di studio scientifico-culturale legato all’attività estrattiva per la quale abbiamo rivolto qualche giorno fa un quesito all’Agenzia del Demanio. “Il confronto con l’Agenzia del Demanio è e rimane la via prioritaria per la risoluzione di problematiche attuali ed il perseguimento degli obiettivi di riconversione delle aree in senso turistico. Abbiamo già approfondito varie questioni tra cui quella dei canoni di concessione del Parco Minerario e quella infinita del Villaggio Paese. Proprio il bisogno di rapide soluzioni mi fa ritenere – anche a seguito dell’incontro – che il nodo della titolarità degli immobili debba essere sciolto in tempi rapidi. Ciò è essenziale per lo sviluppo economico e sociale di Rio Marina che su questo obiettivo programmatico ha, da sempre, legato le proprie possibilità di trasformazione e di crescita.
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