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Pesce in cattivo stato di conservazione, maxi multa ad un ristoratore

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 26 luglio 2011

Ennesima operazione della dalla Guardia Costiera di Pportoferraio finalizzata al rispetto delle norme e in tutela dei consumatori, il rispetto igienico-sanitario e l’osservanza della normativa sulla tracciabilità bdel prodotto ittico. Negli ultimi giorni sono stati controllati complessivamente 20 tra ristoranti, pescherie, ambulanti e punti vendita all’ingrosso ed al dettaglio. Un noto ristoratore del campese è stato pescato in fallo dai militari dellas capitaneria, coordinati dal comandante Antonio Catino, il pesce rinvenuto nelle celle frigo del suo locale, pronto per essere commercializzato (più di 10 kg di pesce spada, tonno, capponi, calamari), era in cattivo stato di conservazione. L’intero quantitativo, ritenuto pericoloso per la salute pubblica è stato sottoposto a sequestro per essere successivamente distrutto. Il gestore del ristorante è stato deferito alla Procura della Repubblica di Livorno per commercio di sostanze alimentari nocive (un reato per il quale si prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni) e violazioni delle norme sanitarie sulla conservazione degli alimenti, con segnalazione di quanto accertato ai locali organi di competenza igiernico sanitaria. A Portoferraio invece all’interno di un ristorante, sono stati rinvenuti 13 kg di pregiatissimo pesce e molluschi di dubbia provenienza, e da successive indagini è emerso che l’intero quantitativo era stato acquistato da un locale pescatore sportivo durante la stessa giornata. Al titolare dell’attività, un portoferraiese P.G. di 62 anni è stata elevata una sanzione amministrativa di 1500 euro in violazione delle norme sulla tracciabilità del prodotto con successiva segnalazione di quanto accertato ai locali organi di competenza in materia fiscale. Sul versante orientale dell’isola il titolare di un altro esercizio commerciale, adibito sia alla vendita che alla preparazionedi pesce, proponeva alla clientela prodotti ittici congelati spacciandoli per freschi. La denuncia è scattata per il reato di tentata frode nell’esercizio del commercio ed ha portato al sequestro di oltre 45 kg di pesce congelato (calamari, mazzancolle, merluzzo, frittura di paranza). Inoltre sono state accertate violazioni amministrative in materia di tracciabilità dei prodotti ittici. Nello specifico è stata elevata una sanzione amministrativa di euro 1.500 a carico di un titolare di un ristorante per commercializzare persce congelato privo di qualsiasi tipo di etichettatura, racchiuso alla rinfusa in contenitori all’interno di celle frigo La Guardia Costiera portoferraiese ricorda che, per non incorrere in sanzioni amministrative in alcuni casi penalmente rilevanti, il gestore di ogni esercizio commerciale, deve essere in possesso di idonea documentazione (fattura o documento di trasporto) comprovante l’acquisto di tutto il prodotto ittico presente nel suo esercizio. La Capitaneria precisa che i controlli saranno ulteriormente intensificati nei prossimi giorni, periodo in cui è prevista la massima affluenza di vacanzieri. Si presterà particolare “attenzione” al prodotto ittico proveniente dalla pesca sportiva, la cui commercializzazione è tassativamente vietata.


sequestro pesce 2011  2

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sequestro pesce 2011  1

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sequestro pesce 2011  3

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