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Vanno Segnini: Una spiaggia pubblica è un valore per tutti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 19 luglio 2011

Le recenti notizie passate sulla stampa riguardo l'attivazione di una postazione di salvamento nel tratto di arenile della spiaggia di Marina di Campo, compreso tra il Club del Mare e lo stabilimento balneare Il Capriccio, mi spingono a fornire alla nostra cittadinanza informazioni certe in merito. Come è noto nel piano di riequilibrio delle componenti pubblico e private concernenti la fruibilità delle spiagge, finalizzato ad assicurare aree pubbliche confrontabili con quelle date in concessioni per attività di stabilimenti balneari, sono state escluse dai bandi per l'assegnazione dei così detti “Punti Azzurri “ un’area della spiaggia di Fetovaia e questo tratto di arenile sulla spiaggia di Marina di Campo, dove oggi è attiva una postazione di salvamento. Mentre per l'arenile di Fetovaia abbiamo deciso di non avanzare iniziative aggiuntive, essendo la stessa di modesta entità in termini di superficie e pertanto coperta per la sicurezza balneare dalle altre attività presenti nelle vicinanze, per il tratto campese sono state previste, sin dal momento della sua individuazione, attività di salvamento e di intrattenimento per i bambini. Si ricorda infatti che quella parte di arenile di Marina di Campo svolge una funzione di raccordo tra le aree a monte, come la zona pedonale e in genere con tutto il paese. Questa porzione di spiaggia rappresenta - oltre a un’area per la balneazione - una grande zona di sfogo di tutta una serie di attività di contorno e di intrattenimento, commerciali e sportive e di iniziative all'aria aperta. Un’area che abbiamo deciso di rendere completamente pubblica, a disposizione della collettività, per poter offrire ai nostri concittadini un servizio in più: una considerevole porzione di spiaggia che si prestasse alla balneazione dei nostri cittadini senza dover pagare gioco-forza alcunché agli stabilimenti balneari, aperta ai giochi per i più piccoli, al divertimento dei ragazzi. Come siamo arrivati all’avvio dell’attività di sorveglianza balneare? Da subito abbiamo tenuto conto che la precedente gara indetta per l'attivazione dei punti azzurri aveva rappresentato nella sostanza una sorta di “verifica di mercato” sulle imprenditorialità presenti sul nostro territorio. In tale occasione a fronte di un’offerta di 9 punti azzurri sono state raccolte offerte presentate da 14 operatori, con effettiva assegnazione di 7 postazioni, e 7 esclusi. A questi ultimi soggetti è stato inviato l’ invito a partecipare al bando per il servizio di salvamento richiedendo la presentazione di tutta una serie di presupposti: dalla fornitura delle attrezzature necessarie a questa attività (come la torretta di avvistamento, il pattino, ecc.), l’obbligo di pulizia dell'arenile da svolgersi prima dei tempi autorizzati alla balneazione (dalle ore 9 alle 19), l’attività di vigilanza e sicurezza nei confronti dei bagnanti e tutte le altre attività tese all’assistenza delle persone in spiaggia. Un servizio da svolgersi sette giorni su sette fino al 30 settembre. Il compenso individuato risultava pressoché coincidente a un’offerta presentata da una cooperativa del Continente per una proposta di servizio di minor qualità, vale a dire la sola vigilanza e sicurezza nei confronti dei bagnanti. Cifra che al momento della gara sarebbe potuta anche scendere poiché avevamo previsto iniziative al ribasso. Così in effetti è stato. La proposta presentata ai sette soggetti imprenditoriali raccoglieva, nei termini preventivati, una sola adesione, quella dell'attuale affidatario che proponeva un ribasso del 5%. Data l’esiguità dei partecipanti alla gara e tutte le accortezze da noi prese vien da pensare che l’offerta per i soggetti imprenditoriali che aspiravano in principio all’ottenimento di un punto azzurro non fosse così allettante, mentre lo era per il Comune che è riuscito a dare in appalto la gestione di quel tratto di costa assicurando tutta una serie di servizi aggiuntivi. Non è mancato chi ha voluto polemizzare con questa scelta additando il costo assunto nel bilancio comunale per assicurare questo risultato mettendo il tutto in relazione con la gratuità del punto azzurro. Al riguardo è opportuno segnalare che il punto azzurro non è un servizio gratuito per la comunità, in quanto si sottrae alla stessa un bene per riservarlo all'uso privato. Abbiamo voluto seguire questa linea per poter garantire ai nostri cittadini la disponibilità di un’area interamente pubblica sulla spiaggia, una scelta di valore che ha ovviamente un costo, tra l’altro relativo, che abbiamo deciso scientemente di sostenere. Detto questo dobbiamo evidenziare la soddisfazione di moltissimi tra residenti e turisti che godono della fruibilità di quest’area con la possibilità di riservarla secondo quanto programmeremo di volta in volta anche ad altri scopi.


campo spiaggia torre

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