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La fregatura per i commissari d'esame pendolari

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 17 luglio 2011

Sono in Italia da neanche due mesi, trattenuto da note tristi faccende familiari e gia' mi prudono le mani ed i piedi per la voglia di andare in quello che ci ostiniamo a chiamare un paese del terzo mondo ! mi sorge un legittimo dubbio...se la Thailandia e' terzo mondo...quale e' la collocazione dell'Italia in generale e dell'Elba in particolare ? Forse quarto ? o anche peggio... Ho appena finito, come Presidente di Commissione, gli esami di stato di fine corso per gli studenti delle medie superiori a Livorno ed a Rosignano. Per questo impegno, discretamente gravoso e disagevole per la logistica, lo scorso anno sono stato pagato X, in quanto al forfait per la funzione e' stato debitamente aggiunta la spettanza per la trasferta, che viene calcolata in base alla minor distanza della sede d'esame dalla residenza o dalla sede di servizio. E questo puo' avere un senso, in quanto, per una retriva normativa con molte eccezioni, l'insegnante dovrebbe eleggere il domicilio nei pressi della scuola dove esercita la nobile funzione. In realta' il calcolo si fa in base al tempo per raggiungere la sede d'esame, il massimo e' oltre 100 minuti primi con i mezzi pubblici piu' veloci, ovvero aliscafo, intercity etc quando ci sono, anche se ti lasciano ben lontano dalla sede che raggiungerai con Taxi, autobus o pedibus calcantibus , con giovamento per la linea... Livorno , Cecina e Rosignano venivano considerati raggiungibili in oltre 100'. Per i pensionati come me che ancora per tre anni possono partecipare agli esami, e per gli insegnanti precari, supplenti etc. tutti licenziati a giugno, veniva considerata l'ultima sede di servizio o la residenza, la piu' vicina tra le due alla sede d'esame per non aggravare l'amministrazione che ha tanto bisogno, noi NO !. Quest' anno ...invece...si e' studiato un meccanismo ancora piu' perverso del quale non ho ancora trovato traccia sulla bibliografia a corredo dell'Ordinanza ma confido di poterlo fare con l'aiuto di qualche tecnico: per i pensionati e per i precari, supplenti etc., e' stata considerata come sede di servizio il Provveditorato dove e' stata inoltrata la domanda, quindi, facendo gli esami a Livorno, praticamente giocavo in casa e non lo sapevo. Per la conformazione della nostra provincia, partendo dall'Elba o da Livorno nessuna sede e' oltre i 100 minuti, quindi al bischero del sottoscritto, che ancora ha velleita' di partecipare alla vita della scuola, credendo di portare un contributo di esperienza (40 anni d'insegnamento alle superiori) si dara' X/2, cosi' impara ! Non solo...ma se la domanda di partecipazione fosse stata presentata in altra provincia, il provveditorato di quella provincia sarebbe stato preso come punto di partenza per il calcolo della distanza, come dice un mio caro amico, "torna Pasqua di domenica". Non so se questa sia una brillante performance dell'efficientissimo onorevole Brunetta, al quale vanno comunque tutti i miei complimenti. Forse con iniziative come questa si salvera' la Patria, ma... ridurre i costi della politica No vero ? Vorra' dire che la prossima volta pensionati e supplenti, ammesso che ancora accettino di partecipare agli esami..., poiche' non tenuti a farlo, si presenteranno in Provveditorato con il sacco a pelo e vettovaglie varie, se questa e' la sede di partenza per raggiungere le scuole sede d'esame... mi sembra logico e conseguente, o NO !? In Thailandia questo non sarebbe successo.... Sperando che qualcuno raccolga il lamento dei molti precari e pensionati sul piano nazionale e se ne faccia paladino,


scuola aula classe banchi

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