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Controcopertina: Brandani replica a Ferrero nella polemica sui premi letterari Malvaldi intanto vince con "Odore di chiuso" il Premio Letterario Brignetti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 17 luglio 2011

Alberto Brandani non ci sta e contesta l'attacco ai concorsi letterari, fatto dal vincitore del Brignetti del 2003. Ernesto Ferrero ha innescato la polemica sulle pagine del Corriere della Sera, nel medesimo giorno in cui il Premio Elba veniva assegnato, con la conferenza all'Enoteca della Fortezza. Per la cronaca ha vinto nettamente un simpatico ex giocatore di tennis da tavolo, nonché laureato in chimica, un "toscanaccio" e per di più pisano, che si è affermato con un giallo classico, che fa anche ridere, intitolato "Odore di chiuso"(Sellerio), dove Pellegrino Artusi, il celebre gastronomo, diventa una sorta di Sherlock Holmes e si muove in un castello maremmano di aristocratici nullafacenti, per capire una catena di delitti."Io scrivo per non annoiare la gente e magari farla divertire" ha detto il Malvaldi. Ma torniamo all'autore di “N” e di altri libri di successo, che ha additato i premi letterari accusandoli di non servire a nulla. Il manager della giuria tecnica del Brignetti, Brandani, si è sentito colpito ed ha ribattuto proprio durante la presentazione del vincitore 2011, dicendo testualmente: “In qualità di presidente della giura tecnica del premio internazionale Elba, Raffaello Brignetti, devo dire che questa polemica ha senso, forse, se si riferisce alla proliferazione dei premi, oggi oltre 2000, ha un senso, forse, se si riferisce ai 400 premi italiani di poesia che ci sono ogni anno, ma risente delle critiche su premi “avvelenati” che non riguardano il nostro concorso, che Geno Pampaloni volle austero e silente e che tale è rimasto sia nel suo standing culturale, sia nella attenzione alla assoluta libertà della sua prestigiosa giuria. Meraviglia che Ernesto Ferrero sostenga che i premi non diffondono la lettura, che sono soldi e tempo perduto. Noi non abbiamo tali e tanti soldi e quindi non li sprechiamo, tempo perduto sì, e molto. E' dal 1985 che curiamo con il volontariato questo premio di prestigio. Gli stessi critici dicono che la qualità di un premio dipende dall'ammortare del riconoscimento, dalla giuria e dall'ambiente. Noi per quasi 20 anni siamo stati i primi come budget al vincitore e anche oggi siamo tra i 2 col premio in denaro più alto. La giuria è fatta di personaggi di levatura, è un fatto evidente e invito a visionare il nostro palmares di vincitori del premio, che è notevole. L'ambiente? Non c'è molto di meglio della cornice, quasi fiabesca, dell'Elba. E non è vero che i premi non favoriscono la lettura: noi facciamo le presentazioni dei tre finalisti e quindi altrettanti incontri pubblici, che vedono presenti giovani e ancora giovani sono nella giuria popolare, studenti delle medie e delle superiori. Siamo un premio colto e premiamo Marco Malvaldi senza tener conto che aveva venduto tante copie con i suoi " vecchietti al barLume". Quando le case editrici dicono che il premio Elba, in una ideale classifica italiana dei migliori concorsi, è al 30esimo posto, premiano la nostra serietà e il silenzio operoso. Non so se diffondiamo grande cultura, ma so che siamo umili diffusori di cultura certamente".


Raffaello Brignetti

Raffaello Brignetti