L’associazione naturalistica B.A.T. (Biowatching Arcipelago Toscano), istituitasi di recente all’Isola d’Elba, tramite il presidente Silvestre Ferruzzi ed il collaboratore Luca Giusti, su segnalazione anche del vicepresidente Umberto Segnini, comunica di avere scoperto un nuovo esemplare di Tasso (Taxus baccata) che vegeta a 930 metri di altitudine sul Monte Corto (versante nord del Monte Capanne). Si tratta probabilmente dell'esemplare posto a maggiore quota dell'Elba e, di conseguenza, dell'intero Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Un albero relitto delle foreste del Terziario che all'Elba - unica isola toscana su cui esso vegeta - conta pochi esemplari (non si arriva a 200 unità) situati esclusivamente sul Massiccio del Monte Capanne. Alcuni recenti ritrovamenti di Tasso, sempre ad opera di Giusti e Ferruzzi, hanno permesso di espandere leggermente l'areale elbano verso ovest (Monte di Cote), verso nord (Piane di Rimercoio) e verso est (Masso alla Guata). Prima di tali ritrovamenti, infatti, la distribuzione elbana del Tasso sembrava limitata soltanto al settore orientale del Massiccio (Valle della Nivera e Calanche). Un accuratissimo studio botanico sul Tasso all'Elba è stato fatto nel 2008, come tesi di laurea, dalla dott.ssa Francesca Anselmi. Il Tasso, già «albero del lutto» per i Greci e i Celti, è estremamente velenoso. Durante la Settimana Santa, nei paesi di San Piero e Sant'Ilario si usavano rametti di Tasso delle Calanche per adornare il Santo Sepolcro. In Inghilterra è usato, al posto del Cipresso nei cimiteri. Ed è anche uno dei migliori tipi di legno per costruire archi da battaglia, le cui frecce, come racconta Caio Giulio Cesare, venivano intinte dai Celti nel succo velenoso della pianta. Le finalità dell'Associazione Biowatching Arcipelago Toscano sono: osservare, conservare, studiare, proteggere e divulgare il meraviglioso patrimonio naturalistico delle Isole dell’Arcipelago Toscano e del mare che le circonda.
Tasso di Monte corto