A Sciambere dell'accattonaggio
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : domenica, 10 luglio 2011
“Ma da dove è uscito questo?” Ci viene voglia di stropicciarci gli occhi subito dopo aver interrotto il nostro correre verso un tramezzino alla fine di una mattinata incasinata per via di quel cortese “Scusi signore …”. Il nostro interlocutore ha un’età non molto definibile tra i trenta e i quaranta, accento con venature venete ma non esagerate, di corporatura minuta, una incipiente e prematura calvizie gli alza la fronte, veste benino in modo non appariscente, porta occhiali da vista, è perfettamente rasato; un tipo da sportello bancario. Appunto di soldi ci parla, di quelli che abbiamo in tasca, verso i quali nutre un certo interesse: “Potrebbe darmi QUALCHE euro?” Ci siamo imbattuti nel nostro non brevissimo viaggio terreno in parecchie tipologie di mendicante: dal tossico capitolino“Cellaicentolire” di tanti anni fa, alla beneaugurante nomade in calata, all’alcolista dal fiato ammazza-gabbiane, alla piagnona sedicente affamata (ma in carne) e molti altri etc., ma uno così ci mancava. Ci viene da pensare che al tizio sia capitata una qualche disavventura, ci torna alla mente una tragica esperienza patita nell’era “ante telephoninum” (portafoglio perso o abilmente catubato da qualcuno alla stazione di una città dove non conoscevamo nessuno) e … “Ma le è successo qualcosa?” “No – risponde sorridendo – ma mi può dare QUALCHE euro?” “Scusi eh… ma perché va in giro a chiedere soldi?” “Così MI pago la vacanza..” Meglio che lo piantiamo lì e che ci allontaniamo in tutta fretta, ci sta montando dentro una furibonda incazzatura, che se a istinti omicidiari non può comunque condurci, a istinti calcinelculicidiari ci ha già portato.
Euri monete