Primi risultati del provvedimento del P.N.A.T. con il quale in pratica si apre la caccia al cinghiale nell’area protetta, un’ordinanza i cui contenuti avevamo anticipato nell’edizione fine-settimanale di Elbareport. I 120 cacciatori mobilitati sabato e divisi in sei squadre hanno catturato in pratica mezza bestia ciascuno, una sorta di matanza senza alcun precedente all’Isola. Ed in particolare nel versante orientale l’opera dei cacciatori è stata più incisiva. Dall’Ente Parco è giunto nella mattinata del 9 Dicembre un comunicato dal quale traspare molta soddisfazione: “ Sabato 7 Dicembre- inizia il documento - nel territorio del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, all’Isola d’Elba, sono iniziati alcuni interventi di urgenza per il controllo del cinghiale. Agli interventi di abbattimento hanno partecipato, operatori autorizzati afferenti all’A.T.C. 10 della Provincia di Livorno, così come definito nell’Accordo per la gestione dell’Ungulato nell’area protetta, siglato con la componente venatoria locale. Gli abbattimenti sono stati effettuati in diverse zone dell’area protetta, dove la densità degli animali era particolarmente elevata da determinare situazioni di pericolo alle persone, alle opere, alle attività agricole ed alla viabilità stradale. Questi primi interventi hanno condotto a risultati significativi – si sottolinea nella nota del PNAT -. In una sola giornata sono stati abbattuti 60 cinghiali: 27 in Loc. Botro-Monserrato (Comune di Porto Azzurro), 4 in Loc. Serana (Comune di Marciana), 5 in Loc. Morota (Comune di Campo nell’Elba), 15 in Loc. Le Foreste (Comune di Rio nell’Elba) e 9 in Loc. Serraventosa (Comune di Marciana). Il calendario degli interventi, stabilito con Ordinanza Commissariale n. 1/2002, prevede abbattimenti di urgenza del cinghiale per tutto il mese di Dicembre (uscite previste nei giorni 11, 14, 18, 21, 28 e 30 Dicembre), nonché nei primi giorni (2 e 4) del mese di Gennaio 2003. Obiettivo delle azioni straordinarie è quello di riuscire a ricondurre la popolazione del cinghiale a livelli numerici tali, da non recare nocumento al sistema naturale ed antropico dell’Isola. Il Commissario Ruggero Barbetti – termina il comunicato - coglie l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo primo significativo risultato". L'evento comunque pone qualche spunto di riflessione: per iniziare dal fatto che alla luce di queste catture (ed anche dei 110 abbattimenti messi a segno dalla Polizia Provinciale nelle uscite serali questa estate) forse dovranno essere riviste le stime dei cinghiali effettivamente presenti sul territorio insulare, che potrebbero anche superare il già preoccupante numero di 2400 capi che si pensava insistessero sulla flora e fauna elbana qualche tempo fa. La seconda considerazione parte da un commento un po’ maligno che abbiamo ascoltato nelle ultime ore: “Granata nova spazza bene”. Occorre tenere presenti, infatti, le differenti aspettative che diverse categorie di cittadini nutrono. Mentre ad esempio agricoltori e una parte degli ambientalisti chiedono l’eradicazione del cinghiale dall’Elba i cacciatori (ben compresi quelli attivati per le battute nel parco) puntano ad una “gestione” del suino selvatico come risorsa venatoria, e crediamo non sarà agevole spingerli ad eliminare un numero di cinghiali tale da pregiudicare la loro futura attività di caccia. Sarà quindi interessante vedere se queste strepitose medie di cattura saranno confermate anche nelle prossime date in calendario.
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