Sono un centinaio i cittadini che hanno partecipato ieri all’assemblea pubblica di presentazione del progetto di variante al regolamento urbanistico per la portualità turistica e la nascita della filiera nautica. L’assemblea, alla quale erano presentio l’Assessore regionale all’urbanistica Anna Marson ed il presidente dell’Autorità Portuale Piombino-Elba Luciano Guerrieri, rappresentava un importante passaggio del percorso partecipativo connesso alla variante stessa. In particolare l’Amministrazione, in vista dell’adozione dell’atto di governo, cercava di recepire ulteriori elementi di valutazione provenienti dal confronto collettivo. A tal fine chiunque poteva non solo iscriversi a parlare, ma anche compilare una scheda valutativa del progetto presentato, con la quale era peraltro possibile evidenziare aspetti positivi e negativi ed effettuare proposte. Alla fine i cittadini che si sono ufficialmente accreditati sono stati 69, gli interventi pubblici sono stati 11. Sono state presentate 60 schede di valutazione del progetto presentato, 45 con indicazione dei dati del compilatore e 15 in forma anonima (non era obbligatorio esplicitare i propri dati). Questi i risultati: - 19 cittadini hanno ritenuto quanto presentato totalmente condivisibile; - 28 lo hanno ritenuto per larga parte condivisibile; - un cittadino, in base ai contenuti specifici, lo ha ritenuto per taluni di essi per larga parte condivisibile e per altri solo in parte; - 9 lo hanno ritenuto solo in parte condivisibile; - un cittadino lo ha ritenuto non condivisibile; - un cittadino del tutto sbagliato; - un cittadino ha ritenuto ancora insufficiente la sua conoscenza del progetto per potersi esprimere. Dalle schede valutative emerge con chiarezza che, nel progetto, vi è un aspetto quasi universalmente condiviso: la completa ristrutturazione dell’area del Coppedè, dell’ ex Centrale Enel e di Viale Teseo Tesei fino al ponte del Brogi. Molto apprezzato è il riuso e l’equilibrio fra ambiente e sviluppo. Ai cittadini piace molto anche l’attenzione al lavoro e la possibilità di far crescere il settore produttivo ed artigianale. Piace anche la nuova piscina, con relativo polo degli sport del mare. Questi, invece, alcuni degli aspetti problematici rimarcati: - non sono ben comprese le modalità di spostamento del deposito costiero verso la fine della provinciale di San Giovanni e l’ubicazione della nuova stazione logistica e vengono richieste assicurazioni in ordine alla compatibilità di questi insediamenti con l’area delle terme; - si esprime preoccupazione per il rischio di avere tempi lunghi nell’attuazione degli interventi; - non si dice no alle trasformazioni su San Giovanni, ma si chiede molta attenzione al paesaggio; - si chiede che ci sia uno stop ai peep; - si ritiene il progetto troppo ambizioso; - appaiono troppi pochi i vantaggi per il turismo. Molto interessanti alcune richieste: - si chiedono posti barca dedicati per la Lega Navale; - viene richiesto un deposito bagagli al porto e più parcheggi; - si chiede di potenziare ulteriormente le rinnovabili; - viene richiesta più partecipazione; - si esprime la necessità di bilanciare lo sviluppo esterno con un forte intervento nel centro storico; - viene rimarcata la necessità di una maggiore attenzione alla viabilità portuale; - viene chiesta una pista ciclabile fino a San Giovanni e non solo dal porto al ponte del Brogi (ipotesi peraltro già prevista nel progetto, lungo la diga cantieri). Dopo questo importante passaggio partecipativo il Comune terrà conto dei punti di vista emersi e quindi, anche in relazione al percorso della VAS, prima dell’adozione potranno essere apportate ulteriori modifiche. Appare utile, anche per valorizzare l’esperienza di ieri, rafforzare il percorso partecipativo e sembra utile anche fornire un quadro d’insieme ancora più chiaro degli interventi, per far meglio comprendere l’unitarietà del progetto e la compatibilità fra le scelte adottate.
san giovanni porto turistico