Questione morale addio. 30 anni fa, in pieno scandalo P2. il segretario del PCI denunciò la corruzione nelle alte sfere della politica. Un leader archiviato troppo presto. Dalla famosa intervista ad Eugenio Scalfari del 1981: "I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa e mistificata conoscenza della vita e dei problemi della società, idee, ideali, programmi pochi o vaghi. Sentimenti e passione civile zero". I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni": gli enti locali, gli enti di previdenza,le banche. le aziende pubbliche, gli ospedali, le università, la RAI alcuni grandi giornali. " (invece ora, come prima, più di prima) dal "Fatto quotidiano" creando allora sconcerto e stupore, in Giorgio Napolitano che riteneva opportuno confrontarsi con Craxi, poi latitante. Perchè non domandare al sig. D'Alema, che dicono, a parte le scarpe, conduce una vita quasi spartana, si circonda di amici e soci di imbarcazioni regolarmente arrestati? Ciao Sergio, prendi il tutto come uno sfogo delle speranze ed illusioni tradite Nedo Volpini Al contrario lo prendo come prezioso materiale per la stesura (figurata) del nuovo manuale della sinistra "Mille e una ragiome per essere incazzati, mille e due ragioni per cambiare", lasciando la lettura del Manuale delle Giovani Marmotte a Walter Donald Duck Veltroni, al vuoto pneumatico che si rinviene della testa del niente che s'avanza del ducetto di palazzo vecchio e altri bischeri rottamatori collegati, ed allo stesso Junker Massimo Findus D'Alema sul quale taccio per carità di Patria. La verità vera è che le idee invecchiano solo quando non sono giuste, nessuno di sognerebbe di mettere in discussione l'illegittimita della schiavitu, l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge ed altri concetti simili solo perchè è passato tempo da quando sono state formulate e proclamate. Giù le mani da Berlinguer please, giù le mani dalle sue affermazioni che dovrebbero essere stampate sui libri di scuola (e non mi riferisco alle defunte "scuole di partito"). Giù le mani dal suo "vecchio" concetto della onestà e del disinteresse personale come condizioni necessarie (ma non sufficienti) per accedere al SERVIZIO della politica.
Benigni Berlinguer