L'operazione nella fase finale è partita dalla segnalazione di un vigilante che alle 3.30 nella notte tra mercoledì e giovedì ha scorto dei movimenti sospetti all'interno della sala-giochi di un camping al Lido di Capoliveri. Il Vigilante chiamava i Carabinieri mentre in tre usciti dal locale si davano ad una precipitosa fuga prima a piedi e poi tutti a bordo dello stesso scooter che però imboccata la stretta strada che conduce sulla provinciale si è trovata davanti l'auto dei Carabinieri di Porto Azzurro I militari hanno immediatamente tratto in arresto un sedicenne longonese di origine campane, un diciassettenne identicamente di Porto Azzurro ma di origini pugliesi e G.R. unico maggiorenne con i suoi 20 anni del gruppo, contestata ai tre la flagranza del reato di furto aggravato in concorso in quanto trovati in possesso, oltre che di spiccioli probabilmente provenienti dalla sala giochi, anche di attrezzi atti allo scasso. Nota di colore pure l'infrazione al codice stradale: lo scooter sul quale viaggiava il terzetto (di proprietà dei padre di uno degli arrestati) era guidato da uno dei minorenni sprovvisto di patentino. E le perquisizioni condotte assieme agli interrogatori hanno aggravato novevolmente le posizioni dei tre giovani ai quali sono stati contestati altri due furti quello in un ristorante (dove erano stati asportati 1.000 euro in contanti ed un prosciutto) e quello ai danni di una agenzia turistica dove erano stati rubati 10.000 euro, un libretto di assegni, tre passaporti e tre libretti bancari al portatore. Resta comunque da stabilire se e quanti altri colpi abbia portato a compimento il trio, tenuto conto che in zona tra il maggio e il giugno scorso si erano registrati almeno una quindicina di furti. Scoperto anche il tesoretto dei ladruncoli costituito da circa 10.000 euro in contanti e anche preziosi, che curiosamente erano stati occultati in un canneto, mentre altri 3.000 euro sono stati recuperati da un conto corrente che era stato aperto dai tre che da tempo erano comunque "attenzionati" dai Carabinieri pure per la loro condotta, la strana disponibilità di soldi i capi firmati che ostentavano. I tre indivisibili compari sono andati incorso al momento a diversi destini: per il maggiorenne il Magistrato investito del caso ha convalidato gli arresti concedendogli il regime domiciliare con obbligo di firma, sui due minori dovra decidere il Tribunale dei Minori di Firenze presso il cui centro sono ora custoditi.
carabinieri stazione di Porto Azzurro verticale