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Controcopertina - Giancarlo Diversi: Waterfront o Dietrofront ?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 06 luglio 2011

Il Sindaco Peria e la Giunta di centrosinistra potrebbero passare alla storia di Portoferraio e dell'Elba come “eroi dei nostri tempi”; coloro che, nonostante la crisi economica mondiale e italiana e la manovra Tremonti, salvarono l'economia portoferraiese con grande rispetto per l'Ambiente e con la partecipazione e l'apporto di tutti i Cittadini. Uso il condizionale perchè potrebbe essere anche l'esatto contrario. Il Waterfront (o fronte mare) continua ad essere un progetto non chiaro alla maggioranza dei residenti (e non) nelle sue implicazioni di impatto ambientale e paesaggistico, nonché occupazionale. Ma di questo si occupano Associazioni ben più preparate di me e che già hanno rilevato perplessità, quali Italia Nostra, Legambiente, Indigeni ed altre. Ciò di cui voglio parlare è materia a me più conosciuta , l'aspetto del confronto con i Cittadini, la loro effettiva partecipazione e adesione al progetto. L'Assessore all'Urbanistica del Comune di Portoferraio Alessandro Mazzei (PD) con il Sindaco Roberto Peria (PD) hanno in più occasioni dichiarato e messo in evidenza “il lungo confronto con i Cittadini, con i Rappresentanti di Categoria e altri soggetti”, dando per scontato che dopo la presentazione ufficiale dell'8 luglio non servirà altro che l'approvazione definitiva entro la fine dell'anno. Questo passaggio mi ricorda quando al recente voto per il Referendum il Ministro Roberto Maroni a molte ore dalla chiusura dei seggi dichiarava che il quorum era già stato raggiunto; in molti hanno decifrato questa comunicazione come una sottile intenzione per indurre gli italiani a non recarsi alle urne perchè non era più necessario. Sono le strategie mediatiche della nostra epoca, la manipolazione dell'informazione. Con tutto rispetto per l'impegno dei soggetti sopracitati e di coloro che ci credono quella che viene pubblicizzata a Portoferraio è però una informazione parziale, costruita a tavolino per avvalorare tale sforzo e impegno e arrivare all'apertura dei cantieri al più presto. L'intenzione è chiara: decidere in pochi e presentare l'atto compiuto a tutti. Punto! Ci sono stati incontri con Rappresentanti di Categoria ma non con le centinaia di soci che tali associazioni rappresentano e dopo una personale verifica riscontro che nessuna circolare, incontro o comunicazione riguardante il Waterfront sia stata trasmessa ai Soci (che sono Cittadini) di tali Associazioni. Incuriosito dall'assenza di questi passaggi che dovrebbero essere formalmente naturali in ambiti associativi, ho iniziato a chiedere a quante più persone di Portoferraio cosa ne pensassero del progetto che cambierà le sorti degli elbani.......e si manifesta molta confusione in merito, se non assenza di opinione. La risposta più divertente è stata quella di un ventenne che normalmente è abbastanza informato dei fatti della nostra Città e che con altri giovani cerca di fare qualcosa di utile. Domanda: sei e siete a conoscenza del progetto Waterfront? Risposta: “ mm.... poco! E' quello di fronte alla Gardenia giusto? Però se nessuno conosce il progetto nessuno può esprimere una posizione o esserne contro ”. Trovo imbarazzante come cittadino attivo nella mia Comunità che questa Giunta si spacci come campione della Democrazia Partecipativa in Toscana, quando di fatto sono stati inesistenti finora esempi di inclusione della cittadinanza su discussioni e decisioni importanti. Segnalerò questa situazione al.garante regionale per la comunicazione nel governo del territorio, qualcuno deve pur sapere la verità. Faccio notare che nel secondo mandato della Giunta Peria è scomparso l'Assessorato alla Partecipazione, cavallo di battaglia per il successo delle elezioni del 2004, segnale di superficialità o incapacità nel gestire un processo così vitale in tempi di crisi come quelli attuali. Il Cittadino Italiano degli anni 2000 non può essere informato a cose fatte su questioni sensibili come la Salute, l'Ambiente, il Lavoro, la gestione del Patrimonio Storico Architettonico e comunque tutto ciò che riguarda il Bene Comune; per di più se governata da un Comune che promuove la Partecipazione. La vicenda di “Terna” avrebbe dovuto insegnare qualcosa ai nostri Amministratori; un manipolo di elbani che nella certezza del diritto alla Salute e del rispetto per l'Ambiente, hanno contagiato migliaia di isolani e italiani riuscendo a fermare un opera sovradimensionata nel suo progetto originale. Cittadini che si sono informati, che si sono battuti e che hanno vinto una battaglia civile data per persa da tutte le Istituzioni. E' tempo di cambiare marcia, cambiare atteggiamento, tornare a percorrere ciò che era stato promesso; su una popolazione residente di circa 11.000 abitanti è inaccettabile che solo una piccola percentuale possa decidere di un'operazione così invasiva e incerta nel suo sviluppo in corso d'opera. I tempi sono stretti, l'occasione è allettante per rientrare in un progetto strategico di importanza nazionale oltre che locale, ma la “mancanza” di trasparenza e informazioni certe stanno creando sempre più perplessità nella Cittadinanza, quasi ignara per la vostra cosciente o incosciente capacità comunicativa e di coinvolgimento. Un “dietro front” non vuol per forza dire rinunciare ad un progetto ma rivalutarne insieme alla cittadinanza la portata e gli effetti. Termino citando letteralmente un mio amico Sindaco di un paese toscano che poco tempo fa mi ha scritto: “.....Una certa sfiducia verso i cittadini che a volte ti prende amministrando (sembrano tutti chiusi nel loro orticello particolare e privato), si dissolve quando, in forme giuste e molto “strutturate”, per non trasformare l’esperienza in una discussione da bar o in assemblea permanente e inconcludente, li chiami a pronunciarsi. Tante critiche, ma anche molte idee, anche audaci, tanti spunti, tanti suggerimenti preziosissimi”


san giovanni progetto approdo porto turistico

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