Se il sindaco di Rio Marina vuole così bene, anzi ama il Parco Minerario e si preoccupa dello stipendio dei cinque dipendenti, allora spieghi a noi cittadini perché il comune trattiene impropriamente 51mila euro/anno sull’appalto di guardiania (manutenzione e vigilanza) che l’Agenzia del demanio liquida solo dopo che un suo tecnico ha accertato la regolarità del servizio. E’ vero che quei soldi fanno un giro tortuoso di cui dobbiamo ringraziare l’allora commissario del PNAT, Ruggero Barbetti (quello dello spezzatino), ma si tratta di un compenso che spetta interamente alla Parco Minerario poiché viene saldato solo a consuntivo delle prestazioni d'opera. Ho ricostruito il conto economico della società, qui (secondo i miei calcoli) emerge un saldo negativo di circa 36mila euro, ma se il comune di Rio Marina versasse interamente quei 150mila euro saremmo di fronte a un attivo di 15mila euro che potrebbero essere destinati alla promozione di iniziative culturali di cui si sente proprio il bisogno.
il Palazzo del Burò miniere Rio Marina