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Il risultato dei referendum visto da un Cittadino Elbano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 21 giugno 2011

E' mio parere che sui risultati dei quesiti Referendari del 12/13 Giugno all'Isola d'Elba siano state date valutazioni parziali o di parte che non rispecchiano un quadro più complessivo e dai contenuti più elevati rispetto alle presunte vittorie di uno schieramento, in questo caso “la sinistra locale”. Intanto è da registrare l'assenza sulla stampa insulare (cartacea o sulla “rete”) della voce del Soggetto vincitore dell'esito referendario, vale a dire il Cittadino; a parte alcune dichiarazioni di amministratori dell'uno e dell'altro schieramento politico e di alcune segreterie di partito (in particolare del PD e del SEL marinese), la società civile isolana, l'opinione pubblica elbana, è inesistente. Credo ciò avvenga non per mancanza di proprietà di linguaggio o per insufficiente preparazione sugli argomenti dei Cittadini elbani, quanto per una non-abitudine dell'individuo ad auto rappresentarsi, confinato nella prostrazione di dover essere sempre tutelato da un Capo, da uno schieramento politico o da una associazione; tipico effetto dell'atteggiamento di un sistema politico chiuso e clientelare dei partiti italiani (cui l'Elba non è immune, anzi ancor più sottoposta) la cui ambizione è “Governare”i flussi elettorali e gli orientamenti degli italiani. Fatta questa personale valutazione, vorrei dare una lettura diversa sul Referendum all'Isola d'Elba, partendo dal dato di Marciana Marina. Uno tra i più piccoli comuni della Toscana ha espresso il più alto dato di affluenza all'Isola d'Elba sfiorando il 58% e superando quindi la media nazionale di più di 1 punto, oltreché surclassare nettamente gli altri comuni elbani. E' mia convinzione che tale risultato sia da ricercare più nella coscienza civica personale dei cittadini di Marciana Marina che che nelle loro convinzioni ideologiche. La sinistra marinese e Legambiente insistono sulla tesi che sia stato un voto di protesta indirizzato al Sindaco Andrea Ciumei (PdL) a mio avviso sottovalutando la capacità critica di tutti quegli elettori, di centro destra o non schierati che nel passato si erano astenuti da altre forme di voto, ma che in questa occasione hanno dato un opinione chiara sui contenuti dei quesiti referendari. I Si di Marciana Marina si esplicitano raggiungendo il 95,09% e tale risultato è stato raggiunto con la partecipazione sia della parte sinistra che quella destra del Paese, più una parte di quelle persone che normalmente non vanno a votare o non si schierano politicamente. Voglio ora mettere il dato di Marciana Marina in relazione con un altro comune livornese che è quello di Suvereto; tale comune, che ha quasi il doppio della popolazione marinese, ha raggiunto il 71,56% di affluenza esprimendosi con i Si per il 96,08% e attestandosi come il comune con più affluenza al voto nella provincia di Livorno; è vero che l'Elba fa capo a Livorno ma è anche vero che l'Arcipelago Toscano è un sistema nel sistema, con proprie peculiarità, equilibri e dinamiche. Quindi come dato di affluenza e di espressione per i Referendum, nel “Sistema Arcipelago Toscano” Marciana Marina rappresenta ciò che Suvereto è per Livorno, il più alto esempio di senso civico su questioni locali, nazionali, internazionali. Seguendo questa traccia rafforzo la mia idea che il vincitore è il Cittadino Responsabile in quanto le giunte dei due comuni hanno “colorazione” diametralmente opposte, Suvereto retta dal centro sinistra e rappresentata dal Sindaco Gianpaolo Pioli, Marciana Marina dal centrodestra con il Sindaco Andrea Ciumei. Ma cosa hanno di simile questi due municipi, apparentemente lontani fisicamente e politicamente, da risultare le punte di diamante dello strumento partecipativo nella provincia di Livorno? Senza dubbio una forte attenzione e un deciso impegno di programma su questioni che riguardano la qualità della vita dei propri cittadini ed ospiti e dell'ambiente a loro relazionato. Due realtà che sul fronte delle energie rinnovabili, sul controllo della qualità dei servizi erogati ai propri cittadini e sul rispetto dell'ambiente lavorano da anni. In ambedue i casi l'attenzione per i temi trattati portano come conseguenza un coinvolgimento, formale e pratico, di una buona parte dei residenti che è il primo passo per una partecipazione diretta del cittadino alla res publica (cosa pubblica) del proprio territorio: Suvereto ha istituito Consulte Comunali e Forum Cittadini in qualche modo già teorizzate dal ex Sindaco Rossano Pazzagli al quale io stesso con altri elbani abbiamo nel passato partecipato (esiste addirittura la Consulta degli Stranieri), Marciana Marina pur non avendo espliciti strumenti di partecipazione si è vincolata a verifiche e controlli periodici dotandosi di regole e aderendo a trattati, come ad esempio la Carta della Terra (*) che hanno l'Essere Umano e l'Ambiente come destinatari e attori prioritari innescando una intensa e continua discussione nel paese. Perché dico queste cose, io che posso tranquillamente definirmi cittadino con idee ambientaliste e di sinistra ? Perché credo che il “Bene Pubblico” non possa essere materia esclusiva regolata da una ideologia o da una parte politica in particolare, bensì oggetto continuo di confronto tra le parti formali di una amministrazione con il contributo attivo delle diverse opinioni ed esigenze dei suoi cittadini, compresi coloro che pur pagando le tasse non hanno diritto di voto come molti extracomunitari perfettamente integrati nella nostra comunità. Perché se non c'è dubbio che l'attuale Governo retto dal Premier Silvio Berlusconi dovrà rivedere completamente le posizioni in materia energetica, di privatizzazione dei beni pubblici e di giustizia, è altrettanto indubbio che la sinistra formale dovrà cambiare atteggiamento e proporre percorsi più trasparenti e democratici rispetto al recente passato e presente; se non sarà avviato al più presto un percorso di democrazia diretta nel Paese, quale è stato l'esempio del referendum di quest'anno, nulla cambierà nelle aspettative di miglioramento della maggioranza degli italiani e degli elbani. Concludo ricollegandomi ad alcuni interventi fatti da esponenti del centro destra nazionale e locale rispetto all'effetto emotivo legato al disastro della centrale esplosa recentemente in Giappone e che avrebbe influenzato l'esito referendario: in questo caso l'emotività, a dispetto di altre situazioni non molto lontane nel tempo, ha indotto l'opinione pubblica mondiale ed Italiana a scegliere in maniera chiara per il Bene Comune dove la Salute, la Qualità della Vita e dell'Ambiente sono evidenziate come prioritarie. L'Italia è stata la prima nazione Occidentale ad esprimersi in tal senso e ciò porterà sicuramente beneficio, a noi come al mondo intero.


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