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Comune unico dell'Elba in attesa della legge regionale sul riordino istituzionale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 21 giugno 2011

In un convegno organizzato dal PSI sabato 18 giugno in Regione a Firenze l’assessore regionale Nencini ha presentato alla stampa ed ai gruppi del Consiglio le linee guida della legge di riordino istituzionale che l’assessore definisce una rivoluzione nell’organizzazione delle istituzioni pubbliche in Toscana. In effetti il disegno di legge intende sia ridurre i costi della spesa pubblica , sia avviare la semplificazione e la facilitazione dei rapporti cittadini – amministrazioni pubbliche ed anche eliminare enti intermedi e incentivare fusioni e unioni di comuni e aggregazioni di province per la determinazione dell’area vasta . Un vero intervento incisivo sull’attuale struttura delle pubbliche amministrazioni in Toscana che risulta – dice l’assessore – la regione che costa di più in termini di spesa pubblica , subito dopo la Sicilia , per numeri di enti e di dirigenti , come del resto per numero di piccolissime imprese con una percentuale di addetti dell’1,9% ad impresa e quindi con tutte le conseguenze del caso nei confronti dei processi della globalizzazione . La legge intende intervenire sugli attuali modelli istituzionali che sebbene godano ancora dell’accorpamento dei piccoli comuni di epoca granducale e di un principio di federalismo fiscale per le entrate proprie, devono vedere il superamento dei cosiddeti comuni polvere , delle comunità montane con le Unioni dei Comuni, la valorizzazione delle Province con assegnazione di funzioni obbligatorie e altre delegate per le grandi infrastrutture a seguito di associazione delle stesse province. Una particolare attenzione la legge la riserva alle aree disagiate come quella dell’Arcipelago toscano che in Italia costituisce il terzo complesso insulare e alle zone di montagna dove più forti sono i disagi per gli abitanti per i servizi pubblici , scuole , sanità , assistenza , poste , banche e che di conseguenza necessitano di aiuti non solo economici . Orsini a nome del Comitato è intervenuto per sottolineare come all’Elba , che rientra appunto fra le zone che l’assessore ha definito disagiate , si sta lavorando nella direzione della legge in discussione ma ha richiesto un intervento più significativo sugli incentivi infrastrutturali per la connessione a banda larga per la mobilità con i trasporti marittimi terrestri ma anche aerei per quella continuità territoriale sempre reclamata e poco realizzata, specie per le emergenze socio sanitarie . Una diversa attenzione –inoltre – ha concluso Orsini- va attribuita anche agli incentivi economici che, se si devono escludere gli esoneri fiscali richiesti, devono essere incrementati per la fusione dei comuni anche in proporzione del numero dei comuni che si fondono e anche in deroga al patto di stabilità senza dimenticare la necessità di istituire i municipi per la rappresentanza e la valorizzazione delle realtà locali. L’assessore Nencini ha preso nota di tutte le osservazioni presentate ,soprattutto dall’UNCEM ,l’ associazione delle Comunità montane e dei piccoli comuni e al termine c’è stato unanime riconoscimento che prima dei costi della pubblica amministrazione occorre preoccuparsi del funzionamento degli enti locali nei rapporti soprattutto dei cittadini rappresentati e allora non importerà o comunque non sarà rilevante la permanenza del sindaco “della porta accanto“ quanto di un sindaco che sappia dare risposte ai cittadini di quelle zone disagiate .


Mappa Comune unico

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