Che il centrodestra intenda sottrarsi ad una seria riflessione autocritica sulle cause e sulle responsabilità politiche che hanno determinato il preoccupante inquinamento della vita pubblica dell’Isola, è grave ma può essere anche comprensibile. Ma che il centrodestra, per bocca del consigliere AN di Campo Giuseppe Foresi, tenti addirittura di rovesciare la frittata, affermando che “se ad oggi vi sono amministratori indagati all’Elba, rinviati a giudizio, o condannati in primo grado per reati amministrativi o personali, questi sono di sinistra”, crediamo sia il segno di una faccia tosta e di un’improntitudine francamente intollerabili. Sulla validità delle scelte urbanistiche del comune di Rio Elba e su quella che il Foresi definisce “cura omeopatica” degli amministratori di Campo, saranno i diretti interessati, se lo vorranno, a rispondere. Del comune di Marciana, dopo le ultime dichiarazioni del sindaco Logi, ci sembra che difficilmente si può definire quella amministrazione di centrosinistra e, tanto meno, di sinistra. Per quanto ci riguarda, come Ds elbani, riteniamo di dover respingere con indignazione le incaute affermazioni del Foresi, sul quale pesa già una querela per diffamazione relativa all’affissione di un manifesto vergognosamente ingiurioso nei confronti di un nostro parlamentare. Per quel che ne sappiamo, comunque, delle recenti vicende, l’unico amministratore indagato, denunciato e raggiunto da un provvedimento di domicilio coatto, è l’ex presidente della Comunità Montana, iscritto a Forza Italia ed eletto in quella sede dallo schieramento della Casa delle Libertà. Del senatore Andrea Rigoni si può dire tutto fuorché sia di sinistra, così come ci sembra che le indagini più corpose e significative interessano i comuni di Portoferraio (regolamento urbanistico) e Rio Marina (Costa dei Barbari), entrambe dirette dal centrodestra, nonché il comune di Marciana (ecomostro di Procchio) che non solo rifiuta l’etichetta di centrosinistra, ma che per “romanticismo” più o meno “demodé” rivendica il sostegno alla campagna elettorale del forzista Provenzali e l’apprezzamento alla nomina di Barbetti (AN) a commissario del Parco Nazionale dell’Arcipelago. Al Foresi, che con discutibile coraggio si nasconde dietro generiche accuse, chiediamo di indicare con precisione i nomi e i cognomi degli amministratori di sinistra che all’Elba hanno compiuto reati gravi nell’esercizio delle proprie funzioni amministrative e che per questo risultano attualmente indagati o rinviati a giudizio o, addirittura, condannati in primo grado. E già che c’è ci spieghi, come persona direttamente interessata e viste le reticenze di Barbetti, quali “motivazioni istituzionali” lo hanno indotto, insieme al segretario del ministro Matteoli e a due imprenditori toscani, a recarsi a Pianosa con un elicottero privato, per il quale la magistratura ha ritenuto di emettere un provvedimento di sequestro con conseguente denuncia per la mancanza delle necessarie autorizzazioni.
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