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A Sciambere delle brave maestre e di Brunetta

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 16 giugno 2011

L’anno scolastico è finito e vorremmo spendere due parole per ringraziare le maestre della nostra classe: Giorgia, Franca, Liliana, Simonetta di Educazione Fisica, Silvia di Salsando, ma in particolare la maestra Rosaria e la maestra Tiziana che durante questi anni ci hanno accompagnato nella nostra crescita da bambini a ragazzi e ragazze. Ci sono state sempre vicine con parole gentili ed alcune volte autoritarie, ma siamo certi che tutto questo e’ stato fatto nel nostro interesse. Maestre così non ci sono più nell’epoca dove esistono solo insegnanti precari, dove vengono dati sempre meno strumenti alla scuola per l’insegnamento, meno soldi, meno attrezzature, ma loro sono state veramente eccezionali, impegnandosi sempre, in qualsiasi situazione. Speriamo l’anno prossimo alle scuole medie di trovare delle insegnanti brave come voi, generose e competenti. Ci mancherete tantissimo e vi avremmo sempre nei nostri cuori. con affetto I bambini della classe V della scuola elementare A. Braschi di Marciana Marina Cari lettori Se vi state chiedendo perché mai abbiamo inserito questa “letterina” in una sezione del giornale normalmente dedicata a tutte altre faccende, spieghiamo subito. Il fatto è che stamani eravamo partiti scrivendo una mezza valanga di contumelie su quello che Massimo Findus D’Alema efficacemente e crudelmente definì Energumeno Tascabile: il Ministro Brunetta (fustigatore dei costumi altrui dopo aver fatto carriera universitaria per meriti craxiani) a ridosso della sua ultima performance: il pubblico insulto ai lavoratori precari (guarda caso della scuola): “siete l’Italia peggiore”. Bene, abbiamo capito che per quanto giustificatissimo veleno saremmo riusciti a sputare non saremmo stati efficaci come i bambini, che ci hanno detto dove sta l’Italia Migliore, cioè proprio in una Scuola Pubblica che questo malefico personaggio, in combutta con i suoi sodali di Governo, sta tentando di sciagattare in maniera totale e definitiva. Ma oggi è la giornata del vento ed è un vento che cambia, in questo paese. Grazie bimbi


Renato Brunetta

Renato Brunetta