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Sanità liste d'attesa - una lettera al Presidente Enrico Rossi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 16 giugno 2011

Caro Enrico, noi cittadini dell’Elba non chiediamo la luna, vogliamo solo le stesse garanzie e le uguali opportunità di chi vive sulla terraferma, ma così, purtroppo, non è! Questa mattina mi sono recato al Cup per fissare un esame doppler venoso agli arti inferiori, mi è stata data la disponibilità per il 22 febbraio 2012. Vale a dire fra otto mesi! Francamente mi sembra un’attesa esagerata. Diversamente dovrò recarmi in una struttura del continente. Questo, tuttavia, presuppone un eccessivo aggravio di spesa: traghettaggio dell’auto, consumo della benzina, pranzo in ristorante, magari pernottamento in albergo, ecc. La tua sensibilità e il tuo senso civico, sicuramente, ti fanno comprendere come tutto ciò metta noi cittadini dell’Elba in una situazione d’assoluta inferiorità. Tieni presente che fra qualche settimana le strutture sanitarie dell’Elba, calibrate per circa 30.000 abitanti, si troveranno a fronteggiare fino a 300.000 presenze: quasi il doppio di Livorno, e un po’ meno di Firenze. Una sinistra riformista deve essere capace di raccogliere le sacrosante esigenze delle persone, anche di quelle che vivono su un’isola, e tradurle in azioni concrete di governo e, come hai scritto di recente, “senza annacquamenti”. Che dire poi dei trasporti marittimi e della mancata sostituzione del m/t Oglasa? Ma questo è un altro capitolo. Con la stima di sempre,


ospedale laterale destra

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