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Controcopertina: Mantovani, Marchetti, Mazzei. Hanno ragione tutti e tre

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 10 giugno 2011

La forzosa, storicamente superata, situazione di un’Elba unita in 8 Comuni, sta ora facendo più danni della grandine, sottraendo alla popolazione la sovranità che di diritto le spetta. Una comunità unita di fatto, ma non a livello istituzionale, è umiliata e costretta a vedere che le decisioni che la riguardano, giuste o sbagliate che siano, vengono prese da altri. Da “altri”, non “altrove”, perché se è vero che alcune “decisioni fondamentali” sono imposte da Enti esterni, è comunque altrettanto vero che vi sono deliberazioni prese in loco ben al di fuori dei mandati che gli elettori hanno dato agli eletti. E’ altrettanto vero che la proliferazione dei Comitati indichi debolezza della rappresentanza democratica (quindi poca democrazia) e inadeguatezza dell’assetto istituzionale, così come è vero che in altri paraggi, dove i Comitati hanno unità di intenti, energie e continuità di azione, alla fine le Istituzioni accettano il dialogo o, se non altro, ascoltano). In una situazione del genere è a rischio il governo del territorio, ove per governo si intenda funzionamento di trasporti, servizi per la salute, istruzione, ottimizzazione del bacino di approvvigionamento e delle risorse economiche. Io sono da sempre un pro-Parco ma condivido quanto Mantovani ha avuto il coraggio di dire sulle attività del Parco: la riduzione dell’Ente, dopo il mandato Tanelli, ad ente burocratico, il costruirne un’immagine di puro centro di potere, a contenitore impiegatizio, ha danneggiato enormemente l’arcipelago, favorendo indirettamente la rendita (immobiliare) a discapito di un giusto ed equilibrato profitto, quale poteva essere ottenuto potenziando l’offerta turistica oltre la semplicistica, e sempre più asfittica, balnearità. E’ vero che nostre montagne e i nostri boschi sono in uno stato di degrado senza precedenti, basta staccarsi dal livello delle chiacchiere autoreferenziali e autoconsolatorie e seguire alcune, meritorie, iniziative (Il Viottolo, o l’Isola dei bimbi, per ersempio) per accorgersene. Mantovani propone tre parole chiave: Pace, Sicurezza, Destagionalizzazione. Le sottoscrivo in pieno e spero che altri lo facciano. Mantovani dice anche: “non serve altro cemento, ma qualità dei servizi, accessibilità dei collegamenti e una Natura fruibile e ben tutelata”. Sottoscrivo anche questo. Lorenzo Marchetti ha, giustamente, stigmatizzato l’assenza istituzionale del turismo e della agricoltura elbani dal convegno organizzato dalla Provincia di Livorno. Due i sindaci presenti: Peria (Portoferraio) e Alessi (Rio nell’Elba). Mi chiedo: se i sindaci elbani non vanno ai convegni incentrati su turismo e agricoltura, a quali vanno? Sport invernali? Prevenzione sismica? Alta velocità? Infine Federico Mazzei, coordinatore del Partito Democratico all’Elba. Condividendo la posizione di Mantovani, Mazzei invita a riconsiderare l’invito della Giunta Regionale ad una sempre più profonda condivisione dei problemi. A che punto è la notte e quando verrà riattivato il percorso verso il Comune unico? Condivido il mantra periodicamente recitato dal Direttore di questo giornale: chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai, chiudiamo questi otto pollai… Il tempo, infatti, passa…ma non è galantuomo. Se è vero che non esistono spostamenti irreversibili della fortuna verso uno piuttosto che verso altri lidi, è anche vero che non si può, passivamente, aspettare che i problemi si risolvano da soli o, peggio, che altri li risolvano per noi, magari pretendendo poi, di vantare delle ragioni.


Mappa Comune unico

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