Torna indietro

A costo di passare per il maniaco della Gattaia, insisto

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 10 giugno 2011

Insisto. A costo di diventare una macchietta, di fare la figura del fissato io, il Maniaco della Gattaia , insisto a chiedere una risposta. Formalmente nei due articoli precedenti mi rivolgevo a tre persone di cui una purtroppo non c'è più, l'amico Mario Ferretti che se ne è andato il 31 di maggio. L'avevo chiamato al telefono più o meno un mese fa, prima di inviare ad Elbareport il primo articolo in cui veniva chiamato in causa. Sapevamo bene entrambi che non era lui che doveva rispondere ma non mi andava di citarlo senza prima avvertirlo. E' l'ultima volta che ci siamo sentiti, mi ha detto “ Mandamelo sul computer, domani o dopodomani vado a casa e me lo leggo”. A casa purtroppo non è andato più. Non era, ripeto, lui che avrebbe dovuto alzare la mano. Anche quando, in anni ormai lontani, erano state avanzate ipotesi diverse per il recupero di quell'area la sua era sempre stata una posizione interlocutoria ma mai oltranzista. Non veniva certo da lui quel diktat inappellabile “della Soprintendenza” più volte sbandierato dal nostro beneamato Sindaco per eludere ogni proposta alternativa a questo brutto rospo di cemento abbarbicato alle Fortezze. Se davvero qualcuno dalla Soprintendenza ha avuto un ruolo attivo nel volere questo scempio non credo nemmeno sia stata la Dottoressa Martinelli, il cui ambito di competenza si limita alle Residenze Napoleoniche . Se non si appalesa quindi questo “qualcuno”, a reggere il cerino resta solo il Signor Sindaco. Ho avanzato, nel precedente articolo, il dubbio che chi è responsabile di questo pasticciaccio non avesse le metaforiche palle di dichiararsene autore. Visto il silenzio che ne è seguito debbo pensare che il Dott Peria abbia anche problemi con occhi e orecchie o che voglia seguire l'esempio del Cavalier Berlusconi che alle domande di Repubblica non ha ancora risposto. Di fronte a questo muro di gomma, atteggiamento che qualifica la democraticità , la trasparenza, l'apertura al confronto,le belle doti dell'amministrazione di sinistra che credevo di aver votato, io sono in seria difficoltà. Non sono solo, però. A quanti per passione o per interesse professionale lo leggono non sarà sfuggito il comunicato apparso sul bollettino on line di Italia Nostra, la più antica e importante associazione per la tutela del patrimonio artistico ed ambientale italiana (www.giglioelbaitalianostra.it). Non sarà sfuggito certo al nostro primo cittadino, attento e solerte custode del nostro patrimonio storico ed artistico, il passo in cui l'edificio per cui sta spendendo una caterva di pubblici denari viene definito “un'offesa subita troppo a lungo e che, contro il più elementare buon senso, si vorrebbe perpetuare”. Spero non gli sia sfuggita nemmeno la richiesta di sospendere i lavori nella prospettiva di una radicale bonifica .Basteranno le parole di Italia Nostra a far uscire il dott. Peria dal suo ostinato silenzio? O sarà necessario costituire un comitato per chiedere un pubblico confronto?La mia non è, sia chiaro, un'iniziativa politica. Io amo la sinistra , è la mia parte politica, la amo con le sue contraddizioni e col suo dibattito interno, la amo anche quando è debole e incapace di agire. Ricordate il susino della poesia di Brecht? "Che è un susino, appena lo credi perché susine non ne fa. Eppure è un susino e lo vedi dalla foglia che ha". Ecco, per me la sinistra è così, è il mio albero e lo amo per quello che è, anche quando gli manca il sole e non ha la forza per dare frutti. Ma se, invece di susine, comincia a gonfiare dai suoi rami una zucca mostruosa e orribile, che fare?


gattaia lavori 2011

gattaia lavori 2011