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Comitato: Dalla Regione sui traghetti solo parole

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 03 giugno 2011

Dopo l'ennesimo comunicato che ci parla dell'ovvietà dell'antitrust che deve valutare la concorrenza dei traghetti per l'Elba pur in assenza di leggi nazionali al riguardo, che non hanno ancora recepito le direttive europee che individuano l'abuso di posizione dominante dal 40%, compito della politica è vigilare affinché l'Autorità Portuale di Piombino eserciti l'immenso potere di cui dispone in maniera trasparente ed efficiente per rilanciare le strutture, i traffici, le opportunità e non solo per salvaguardare privilegi di pochi; denotiamo un assessore Ceccobao in grosse difficoltà, con questi continui comunicati, con la ripetizione sempre degli stessi ritornelli ( " parole-parole di Mina " ? ) , a proposito del 50% del prezzo per i residenti, ma se non gli danno il posto, bisogna pagare la tariffa intera e anche alta stagione per tornare a casa, altro che tariffa agevolata integrata intermodale Pegaso, cavallo alato della regione ( le signore ci scuseranno ma ci sembra un altro alato, il padulo ), con il padrone privato o mangi la minestra o salti la finestra ( Sen. Filippi capogruppo PD commissione trasporti sui monopoli privati dei traghetti ). In ogni caso partendo dal proverbio chi si loda s'imbroda, dopo la Sardegna la prima regione in Italia dopo il fallimento Tirrenia, al quale nè Prodi nè Berlusconi e nemmeno gli altri capi di governo dal 1994 al 2006 hanno tentato di porre rimedio magari cambiando l'AD e iniziando una conduzione privatistica come quella della sanità o delle poste, coi collegamenti marittimi pubblici a prezzo veramente low-cost per agevolare il turismo e il costo della vita sull'isola, contro il caro-traghetti-carburante degli armatori privati riuniti dagli aumenti, anzi no dalla diminuzione degli sconti, consigliamo all'assessore Ceccobao la lettura di quanto segue, se vuole puo' chiedere chiarimenti in merito anche all'ex-assessore Conti e al ministro Matteoli, si parla della Campania, non sappiamo se sia stata la prima regione in Italia in cui anche gli armatori privati storici svolgono il servizio pubblico con i prezzi imposti dalla regione per i residenti e un numero di posti garantito ( ottanta ) su ogni corsa e le corse serali e notturne: http://www.acam-campania.it/web/it/I%20collegamenti%20marittimi%20nel%20Golfo%20di%20Napoli.pdf Concludiamo con i residenti hanno diritto a tornare a casa loro: questa situazione è gravissima. Si impedisce alle persone raggiungere la propria dimora, senza considerare che spesso si esce dall'Elba per curarsi perché sull'Elba non ci è consentito e non per scelta. E' un attentato alla nostra libertà di muoverci su territorio nazionale, è una forma di violenza privata, psicologica, e fisica. La regione toscana ci deve garantire la libertà di "muoverci" e di non sentirsi "ostaggi" del luogo in cui viviamo, vittime della condizione di insularità del nostro territorio e colpevoli per esserci nati o per avere scelto di viverci! Altrimenti chiedendo aiuto al Presidente Rossi, come contro le ferrovie, ci rivolgeremo ad una associazione e come danneggiati da questa situazione, faremo partire una CLASS ACTION!!!


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