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Il Comitato Elba-Sanità sul confronto negato dalle organizzazioni sindacali

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 30 maggio 2011

Il Comitato Elba Sanità ha sempre affermato che il comune denominatore che unisce tutte le problematiche relative al sistema sanitario elbano nel suo complesso, sia la mancanza di un numero adeguato di personale tale da garantire livelli essenziali ed uniformi di assistenza che siano di qualità accettabile. Ciò in relazione soprattutto alla nuova organizzazione delle prestazioni per intensità di cure che prevede un diverso grado di interventi a secondo alla gravità della patologia riscontrata con strutture compatibili e professionalità adeguate a ciascun livello di prestazione. Per documentarci quale sia il punto di vista dei lavoratori della salute, medici e infermieri, soprattutto sulla situazione elbana, di cui noi abbiamo denunciato ampiamente le numerose criticità, abbiamo richiesto più di una volta incontri con esponenti sindacali confederali ed autonomi. Riteniamo, infatti, che preciso compito di un sindacato sia quello di tutelare gli interessi dei suoi adepti, sia in termini di salvaguardia delle condizioni di lavoro, assai pesanti nel nostro ospedale e nel nostro territorio, sia in difesa dell’occupazione con l’impegno di promuovere assunzioni coerenti con i bisogni sanitari di una zona altamente svantaggiata come la nostra; ambedue le rivendicazioni hanno, altresì, ovvia ed immediata conseguenza sulla piena soddisfazione del diritto alla salute dei nostri cittadini. Sicuramente vi sono state trattative ed accordi tra le organizzazioni sindacali e la Direzione dell’Azienda Usl6 Livorno di cui appunto avremmo voluto conoscere i contenuti direttamente dagli interessati, a beneficio della chiarezza e della trasparenza. La nostra Associazione, invero, non ha avuto alcuna delega ufficiale a rappresentare i cittadini, ma ad essa partecipano centinaia di persone come dimostrato dalla recente Assemblea Manifestazione del 19 u.s.; crediamo che tanti cittadini abbiano il diritto di avere un confronto costruttivo con chi rappresenta i lavoratori della salute per poter raggiungere insieme obiettivi comuni pur nel contesto di ruoli diversi. Così purtroppo non è stato e ce ne rammarichiamo profondamente. Questo nostro scritto dunque è indirizzato a sollecitare ancora una volta i rappresentanti sindacali ad avere con noi un dialogo diretto, proprio per evitare incomprensioni e dannose contrapposizioni, pur nella consapevolezza di poter avere possibili difformità di giudizio, ma che senza un utile confronto resteranno per sempre tali. Se ancora una volta ci sarà negato nei fatti un incontro, dovremo pensare che il Sindacato, nelle sue diverse componenti, non ne abbia alcun interesse e si chiuda di conseguenza, a nostro parere, in uno sterile isolamento.


ospedale laterale destra

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