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SEL sulla sanità elbana: serve un cambio di passo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 22 maggio 2011

Dobbiamo tutti un ringraziamento al Comitato Elba Sanità perché con competenza e determinazione in questi mesi ha compiuto due importanti operazioni: da un lato ha trasformato il diffuso e motivato malcontento individuale sulla sanità elbana in una vertenza civile di tutta la cittadinanza nei confronti della ASL e della Regione, dall'altro ha stimolato le frammentate istituzioni locali a svolgere con maggiore forza e unità la propria iniziativa a sostegno delle legittime esigenze delle popolazioni locali. L’assemblea del 19 maggio, affollata - come da tempo non si vedeva sulla nostra Isola - e partecipata da moltissimi cittadini e dalla rappresentanza delle Amministrazioni Comunali più sensibili, lo ha dimostrato con chiarezza. Dai numerosi disservizi che i cittadini hanno vissuto sulla propria pelle e che hanno denunciato, è venuta la conferma che le proposte, pur importanti, avanzate dall’Azienda Sanitaria nell’ultima Conferenza dei Sindaci del 13 maggio non potranno essere sufficienti per colmare le carenze strutturali del sistema sanitario elbano. Serve di più ed altro. E' necessario aprire una trattativa politica che impedisca scelte di declassamento funzionale dell’Ospedale elbano e dei suoi servizi territoriali: deve rientrare il taglio di 800mila euro al progetto Elba, vanno garantiti, ad ogni costo, i medici specializzati necessari al funzionamento della camera iperbarica, gli accorpamenti non devono essere realizzati a scapito della qualità, le specializzazioni presenti vanno mantenute e qualificate, l'assistenza domiciliare deve essere garantita in misura adeguata per 365 giorni l'anno, la sala di rianimazione deve essere finalmente realizzata per consentire al personale di poter svolgere bene il proprio lavoro anche in situazioni critiche, infine, l’elitrasporto deve essere disponibile tutti i giorni 24 ore su 24. In sintesi, per noi, popolazione insulare, i servizi sanitari non possono essere un optional; il nostro diritto alla salute è inalienabile al pari di quello degli altri cittadini, ed è compito della Politica tutelarlo, destinando opportunamente le risorse necessarie. Su questi argomenti nessun altro punto di vista è possibile: l’Ospedale dell’Elba non deve essere ridimensionato e dequalificato, non è più possibile nascondendosi dietro le compatibilità finanziarie dei bilanci. L’Isola non può essere trattata dalla Regione come la “periferia dell’impero”: siamo rimasti l’unica zona della Toscana che non ha istituito la Società della Salute, soluzione la cui sperimentazione si è conclusa da tempo. Se il territorio non riesce a decidere, sia dunque la Regione, con una legge, a rendere omogenei i sistemi locali di governo della Salute. Manteniamo la speranza, oggi più grande che in passato, che i Comuni potranno aumentare la propria diretta responsabilità nelle decisioni che riguardano i propri cittadini e sempre di più esprimersi insieme, fino a fondersi in una voce sola. Allora potremo farci sentire e far valere pienamente le esigenze del nostro territorio e della popolazione che lo abita.


ospedale insegna striscia

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