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Controcopertina: Basta con i disservizi sanitari all'Elba

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 20 maggio 2011

"Due anni di cure sbagliate poi mio padre è morto con diffuse metastasi mai scoperte", "Mio figlio disabile non può avere trattamenti fisioterapici adeguati”", "Corsie a rischio in caso di incendio e spazi inadeguati per bimbi ricoverati", "Camera iperbarica senza le giuste risposte per un'isola", “Trasferte livornesi di anziani per rinnovo patenti o visite specialistiche dopo mesi e spesso non più garantite all'Elba”. “Sanitari del pronto soccorso che in estate devono far fronte a 200 mila presenze, reparti che vanno scomparendo”. E l'elenco degli “orrori” della sanità isolana potrebbe continuare, un elenco espresso da vari interventi della gente che ha reso stracolma la sala della provincia, gente chiamata in assemblea dal Comitato elbano sulla sanità. “Abbiamo solo 3 anestesisti all'ospedale, ne avevamo 5 ed erano insufficienti -ha detto il sindaco portoferraiese Peria, intervenuto come buona parte dei suoi colleghi isolani- stiamo andando indietro. E' tempo di aprire una vertenza e vogliamo qui il presidente della Regione Rossi, per trovare soluzioni". “Non ne passiamo più di vane promesse dell'Asl -gli ha fatto eco Anna Bulgaresi, primo cittadino marcianese- gli 8 sindaci elbani sono uniti: da qui in avanti vogliamo solo fatti”. Slogan, affermazioni per dire no al degrado del settore, come Pietro Chionsini, ex presidente dell'Asl. “Abbiamo anche un reparto dialisi d'avanguardia, ma è tempo di garantire all'isola un generale diritto alla salute, non siamo italiani di serie B”. Ecco che pare giunta la svolta dopo decenni di sopportazione e di arretramento dei servizi sanitari e i “pazienti” elbani non sono più tali. Tutto ciò è emerso dopo che Balatresi, Chiappa e Rampini avevano fatto il triste bilancio delle numerose carenze esistenti nel nosocomio di San Rocco e nel territorio, a nome del Comitato. “Dobbiamo trovare soluzioni in modo unitario. I sanitari si prodigano ma vivono nelle carenze strutturali e di organici”, ha detto la dottoressa Chiappa e un grande applauso ha evidenziato che gli elbani non additano medici e infermieri, ma accusano il sistema. Vedremo quindi se l'anno zero della sanità elbana avrà un seguito positivo. Un pensionato, che non ha potuto parlare perché la moderatrice dell'incontro ha preferito far parlare i sindaci, ha detto:”I sindaci oggi potevano soprattutto ascoltare la gente; c'è da agire con veri obiettivi comuni, cavalcando il malcontento decennale degli isolani: il Comitato, con tutte le forze politiche e sociali, diventino un'unica forza. Non c'è destra o sinistra, ci sono assurdità e probabilmente delle illegalità nel settore sanitario che non vanno più accettate. Si agisca in fretta e i sindaci dovranno parlare a chi di dovere con una sola voce, come se ci fosse un comune unico sull'isola”. Non resta che attendere, entro l'anno sapremo se l'Elba s'è desta.


sala operatoria ospedale

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