Non saprei dire se e quanto le questioni ambientali abbiano interessato e animato questa campagna elettorale e il confronto tra le liste e i candidati. Eppure le grandi città al pari delle province e dei tanti comuni più piccoli chiamati al voto con questi aspetti debbono misurarsi ogni giorno che gli piaccia o no. Certo se come in Toscana il PDL dichiara che l’obiettivo di queste elezioni è quello di abbattere il potere rosso regionale riesce difficile capire come vorrebbero gestire un ambiente così pregiato che di problemi non ne ha pochi. Forse per fare un po’ più di luce bisogna affidarsi alle sortite nazionali del gran capo che dopo la concessione delle nostre spiagge per 90 anni ha detto basta alle demolizioni delle costruzioni abusive a Napoli e non solo. Basta con le regole, le normative per mettere fine alle sconcezze che dilagano deturpando l’ambiente, il paesaggio, il territorio. E chi se ne frega se i territori franano, le alluvioni imperversano e fanno danni e vittime mentre la monnezza sarebbe bene portarla ai PM brigatisti. In questo clima il ministro dell’ambiente a cui i colleghi danno della ‘matta’ e che ha brillato per i suoi silenzi, i tagli ai parchi e le trivellazioni a mare anche in aree protette tanto da fare incavolare i francesi che vogliono portare a casa loro la gestione del santuario dei cetacei che ai nostri demolitori del potere rosso toscano ma non delle costruzioni abusive evidentemente non interessa. Leggere perciò in questi giorni che la Prestigiacomo dichiara tutta la sua vicinanza ai parchi che per sua colpa boccheggiano tra tagli finanziari e commissariamenti, non sappiamo se può far sorridere o incazzare. Certo è che ci vuole una bella faccia tosta. Il voto e non solo in Toscana dovrebbe e potrebbe comunque dare una mano a cominciare a cambiare le cose e a mettere fine a certe vergogne.
Enfola Ginestra