E’ abbastanza diffusa e largamente accettata l’opinione che per controllare un territorio bisogna presidiarne le vie di comunicazione. Nel caso di un’isola si può dunque affermare che se qualcuno controlla, in pratica da monopolista, i collegamenti marittimi, oltre che una sorta di grande daziere (figura che sembrava scomparsa nel secolo scorso) si qualifica come vero e proprio signore del luogo al quale gli indigeni e le loro istituzioni nulla o quasi potranno rifiutare. L’errore madornale (se di errore – e lo speriamo – si tratta) della regione Toscana (senza dimenticare quello – storico e capitale – di una legge elettorale spudorata) sta tutto nell’aver permesso il costituirsi dell’embrione di una, diciamo così, nuova signoria in una porzione di territorio che le appartiene. Formalmente fra 12 anni l’errore potrà essere rimediato, ma i vincoli e gli ostacoli che in questi dodici anni si costituiranno quasi naturalmente, dalla salvaguardia degli occupati agli accordi che, da una posizione dominante, si potranno stringere con istituzioni e associazioni formeranno un formidabile incentivo a ripeterlo. In sostanza, dopo gli Appiani e i Medici abbiamo buone probabilità di pupparci gli Onorato. Detto questo, vorrei un chiarimento. La Regione dice: il costo del titolo per i residenti sarà il 50% del costo del biglietto standard. L’acquirente (provvisorio) di Toremar dice: il costo del biglietto standard sarà uguale tutto l’anno, con la sola esclusione dei fine settimana di luglio e agosto. Va tutto bene ma, insomma, possiamo sapere quanti euro costerà la traversata?. (tanto per farci un’idea).
cozze