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Storia di un servizio sanitario non erogato ad un bambino disabile

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 10 maggio 2011

Succede all'Elba Ancora una volta ci ritroviamo a dover lottare in una situazione dove in base alla legge tutto dovrebbe essere scontato in quanto legge. Siamo la famiglia Chiavetti, abbiamo due bambini di cui uno diversamente abile, un bambino a cui è stata riconosciuta la legge 104 per la sua disabilità grave, nonostante ciò ci ritroviamo a dover subire una grave ingiustizia. Nel mese di agosto del 2010 dietro consiglio di diversi dottori tra cui la terapista dell'Isola d'Elba, nostro figlio viene visitato a Reggio Emilia dal professor Ferrari che ci consiglia di fare un intervento agli arti inferiori, abbiamo programmato l'intervento consultandoci con la terapista ed il dottor Coscarella e chiedendo ripetutamente di mettersi in contatto con loro, abbiamo portato tutte le richieste di ciò che serviva per il post intervento, sedia a rotelle con schienale reclinabile, ginocchiere rigide e la sicurezza di avere un servizio di fisioterapia per il bimbo dopo l'intervento, cosa molto importante dopo un intervento simile, nell'ultima telefonata la terapista ci ha urlato che nostro figlio non era di sua competenza (e di chi è la competenza?) e che doveva essere il dottor Coscarella ad occuparsene, via corri da Coscarella il quale ci ha assicurato che ci sarebbe stato il servizio perchè i casi come il nostro hanno la precedenza, il giorno prima di partire a Reggio Emilia, ancora non avevamo né la sedia né le ginocchiere, tutto all'ultimo momento addirittura ci è stata prestata una sedia (ritirata personalmente a Piombino da noi) che comunque non va bene non avendo lo schienale reclinabile, per cui al nostro rientro non solo non avevamo la sedia ma ancor peggio NON ABBIAMO un terapista che possa occuparsi di nostro figlio! E' una vergogna! E' vergognoso che ci sia una sola terapista per tutti i casi di disabilità infantile. E' vergognoso che famiglie come noi debbano andare avanti ed indietro per uffici per sbrigare pratiche, è vergognoso che se la terapista si ammala si sospende il servizio. Solo all'Elba, è una vergogna davvero, non si può ammettere una cosa del genere, ci sentiamo di denunciare tutti coloro che sono responsabili in quanto siamo stati completamente abbandonati di fronte ad una situazione che se solo chi di dovere si fosse mosso prima avremmo evitato il diasagio in primis al bambino e poi a noi. Che ciascuno si assuma la propria responsabilità, noi denunciamo tutti, in questo caso ognuno sarà costretto a prendersi la propria responsabilità. All'Elba il servizio di fisioterapia per bambini è gestito da una sola terapista che esausta e secondo noi anche esaurita visto l'atteggiamento avuto con noi, direi poco professionale, non può svolgere il lavoro come dovrebbe, infatti per dare il servizio a nostro figlio dovrebbero lasciare a casa altri bambini, questo ci è stato detto, altra ingiustizia, ma stiamo scherzando ma perché continuamo a permettere ciò? Chiediamo di verificare la situazione all'Elba per il futuro e chiediamo che subito venga risolta la nostra situazione perché è un nostro diritto E NON FRA UNA SETTIMANA, i responsabili qui all'Elba, dott. Coscarella, dott. Scelza, dottor Tavarilli e dottor Fabozzi si assumano la responsabilità e visto che è un loro errore si attivino per trovare SUBITO qualcuno che si occupi di questa situazione, la riunione andava fatta prima non al nostro rientro, per nostro figlio è tempo prezioso e noi non permettiamo che la negligenza delle persone possa compromettere un momento così delicato per nostro figlio CON IL RISCHIO che se non lo mettiamo in postura come solo un terapista può consigliarci, possa succedere qualcosa! Attenzione è una grossa responsabilità e noi non possiamo permettere questo. Famiglia Chiavetti/Goglia Segnaliamo che la stessa vicenda è stata ripresa dal Comitato Elba Sanità che ha emesso un suo comunicato che nella parte finale recita: Riteniamo che tutto questo sia vergognoso. Infatti i responsabili dovevano prima dell’intervento predisporre di già tutte le condizioni affinchè le su dette necessità fossero completamente assolte e le fondamentali terapie post operatorie fossero immediatamente eseguibili, esigenza assolutamente imprescindibile per assicurare la piena efficacia dell’operazione chirugica. È impensabile che ancora una volta la Direzione dell’Usl6 e le Strutture sovra aziendali non ci forniscano un numero di personale adeguato a danno dei cittadini soprattutto disabili e per di più minorenni, con possibile ancora maggiore grave danno per la loro vita futura. Simili pesanti responsabilità devono essere conosciute e stigmatizzate severamente


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