Perché un partito impegnato in una campagna elettorale difficile e avvincente come quella delle prossime amministrative di Rio Marina, anziché pensare a proposte concrete per il futuro del paese continua ad invocare il comune unico? Perché si spoglia dell’orgoglio delle tradizioni locali e di una memoria sociale e politica in cambio di quella che sembra sino ad ora assomigliare ad un arca di Noè, una scialuppa di salvataggio per chi non è più capace di un progetto amministrativo proprio? Perché pur di cercare collocazione è disposto a fare pari e patta con Comuni che hanno fatto uno sviluppo libero e talvolta indiscriminato e che oggi ci chiedono di rinunciare al nostro? Perché è disposto a chiudere le miniere ed a buttar la chiave per compiacenza verso chi ha paura del nostro sviluppo e dell’orgoglio della nostra gente capace di grandi cose ed animata dalla voglia di crederci ancora? Attendiamo risposte a quanto trasuda dai blog “di partito”, dove dello spirito civico e dei pensieri in libertà c’è davvero ben poco. E soprattutto ad una domanda fondamentale: davvero pensate che altri risolveranno i nostri problemi e siete disposti a firmare una cambiale in bianco al prezzo della liberta’ di scrivere il nostro futuro?
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