Torna indietro

Controcopertina: Non dare una mano al ministro che taglia risorse ai parchi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 03 maggio 2011

Al dibattito sul Parco dell’Arcipelago non mi pare abbia partecipato nessun rappresentante del Ministero. Un assessorato regionale nei confronti dei “suoi” parchi non potrebbe farlo senza pagarci dazio. L’assenza ai convegni del Ministro (e non solo) sembra d’altronde ormai il suo tratto più caratteristico. Recentemente, ad esempio, le assessore ai parchi della Toscana e della Liguria l’avevano invitata a Lerici per discutere del Santuario dei cetacei che, come è noto, non se la passa tanto bene. Ciò pur essendo sottolineato anche dalle incavolature dei francesi, non ha determinato alcune effetto: il Ministro Prestigiacomo si è affrettata a rispondere che a Lerici non sarebbe andata e l’incontro è saltato. D’altra parte gli assessori regionali, chi più chi meno, e non solo in Toscana o in Liguria, si danno da fare per ridurre il più possibile i tagli per i loro parchi, alzando qualche volta anche la voce. Il Ministro, al contrario, i tagli li ha incartati e portati a casa senza tante storie e, non paga di tanto coraggio, annuncia e ripete (credo sia il solo ministro a farlo) che il prossimo anno le cose andranno anche peggio. Da qui la sua stanca ripetizione che i parchi devono trovare altrove i soldi perché sullo Stato non ci possono più contare. Ora, a fronte di questa situazione, che credo non abbia eguali in nessun paese europeo, sul tema dei finanziamenti non si possono avere incertezze o omertà. I finanziamenti ai parchi sono un obbligo non una facoltà discrezionale dello Stato e delle Regioni, checché ne dica e ne pensi la Prestigiacomo. E non si può, per fargli una cortesia o strizzargli l’occhio, prendere per buona la balla che i soldi vanno davvero trovati altrove, magari scrivendolo anche nella legge. Nella legge c’è già scritto chiaro e tondo cosa deve fare il Ministro e il Governo. Ribadisco queste cose, che non hanno certo il pregio della novità, perché nel dibattito all’Arcipelago è stato detto che questo tema dovrebbe essere uno dei punti da meglio chiarire modificando la 394. Non è la 394 che va modificata e cambiata ma semmai va cambiato il Ministro a cui si deve chiedere conto, senza moine e riguardi, affinché faccia quello che gli compete e non racconti frottole alla Bondi che, con questi atteggiamenti, ci ha perso pure il posto.


elba veduta della costa

elba veduta della costa