Torna indietro

USL replica: Collari cervicali regolarmente a disposizione del Pronto Soccorso

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 03 maggio 2011

In merito agli articoli usciti nei giorni scorsi relativi alla presunta mancanza di collari cervicali nel Pronto Soccorso di Portoferraio, l'Azienda USL 6 tiene a precisare che: - il Pronto Soccorso di Portoferraio ha ed aveva a disposizione collari cervicali che sono stati prontamente offerti all’associazione di volontariato intervenuta sul luogo dell’incidente in cambio di quelli momentaneamente utilizzate sui feriti. - I collari sono stati rifiutati richiedendo la restituzione del proprio dispositivo applicato sul ferito. Questo, come previsto dai protocolli clinici, non poteva essere tolto prima che questo avesse fatto lo studio radiologico della colonna cervicale senza che il paziente corresse gravi rischi per la sua incolumità. Come da procedure ormai consolidate e regolarmente applicate il giorno seguente, riportando il collare cervicale di proprietà dell’Azienda USL 6, l’associazione avrebbe riavuto in cambio il proprio collare cervicale. - Errati sono anche i tempi di attesa riportati. Infatti nel caso in cui l’associazione avesse voluto attendere la restituzione del proprio collare sarebbe stato, comunque, sufficiente attendere i 45 minuti dal momento dell’accesso che, dalla tempistica riportata dai referti del Pronto Soccorso, sono stati necessari per la valutazione del primo paziente. Più lunga, ma comunque sempre inferiore alle tre ore previste dai protocolli è stata la refertazione dell’altro paziente. Al di là della necessità di confutare l’errata affermazione secondo cui mancherebbero dotazioni importanti per la operatività del Pronto Soccorso, risulta incomprensibile la polemica alla luce degli ottimi rapporti di collaborazione che ci sono sempre stati tra le associazioni di volontariato e il Pronto Soccorso di Portoferraio nello svolgimento di una attività tanto difficile ed impegnativa come risulta essere quella della gestione delle emergenze. Questo non solo crea amarezza negli operatori del settore, ma rischia anche di ingenerare timori e un ingiustificato senso insicurezza negli abitanti dell’Isola d’Elba.


ospedale retro

ospedale retro