Quanto sono profonde, quanto si muovono, quale natura biologica e chimica hanno e quanto sono inquinate le acque dell’Arcipelago Toscano. Ci dirà tutto MELBA/MOMAR, la campagna oceanografica condotta dai ricercatori del LaMMA che a bordo della nave francese l’Europe (che ospita ricercatori di diversi paesi europei) da stasera resteranno nel Mediterraneo per tre settimane con l’obiettivo di lavorare alla misurazione dei parametri marini di natura biogeochimica e idrodinamica. Per avere un identikit dettagliato del nostro arcipelago sarà fatta una taratura dei modelli scientifici delle correnti marine, saranno effettuati campionamenti sulle caratteristiche biologiche delle acque e carotaggi per monitorare l’inquinamento dei fondali. Il tutto in tre tappe, la prima nell’area Livorno-Capraia-Elba, mentre le altre due tramite un sommergibile autonomo tra la Corsica, le isole di Capraia e Pianosa, e la parte meridionale dell’Arcipelago. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del progetto di cooperazione transfrontaliera MOMAR (sistema integrato per il MOnitoraggio e il controllo dell’ambiente MARino) ed ha l’obiettivo principale di migliorare la conoscenza dell’ambiente marino nell’area dell’Arcipelago Toscano, è stata illustrata stamani durante “Non solo meteo”, la giornata di presentazione del Consorzio LaMMA e della sue attività che si è svolta nella Sala Conferenze Area della Ricerca CNR a Sesto Fiorentino e alla quale ha partecipato l’assessore regionale all’ambiente e energia Anna Rita Bramerini. “Una buona programmazione – ha dichiarato l’assessore Anna Rita Bramerini – nasce da una buona conoscenza che sappiamo quanto sia importante per una efficace e valida pianificazione. In quest’ottica il LaMMA, da sempre a servizio della Regione Toscana è una risorsa fondamentale perché rappresenta una sorta di banca dati per tutti i temi legati all’ambiente e alla gestione del territorio sia su scala globale che su scala locale. Nato proprio con lo scopo di fare da raccordo tra le varie fonti di conoscenza a nostra disposizione, adesso il LaMMA deve potenziare questa sua caratteristica. Il nostro impegno è quello di far sì che sempre più il consorzio faccia dialogare tra loro le conoscenze e metta a nostra disposizione uno spettro il più completo possibile di notizie preziose per la nostra attività. Aggiungo che in un momento come questo, il LaMMa, in assoluta controtendenza, ha deciso di investire sulla ricerca e sulle risorse umane assumendo quattordici ricercatori che qui si sono formati e perfezionati e che adesso potranno continuare il loro lavoro in modo stabile”. “Il LaMMA – ha poi detto Giampiero Maracchi, presidente del Comitato scientifico del Consorzio LaMMA – , per la sua età e per la crescita che ha fatto in questi anni potremmo dire, in senso figurato, che entra all’università e anche per questo ha davanti una scommessa: far coesistere in modo sempre più fattivo e organico le sue due anime, quella istituzionale e quella della ricerca. Due sono gli obiettivi per il futuro: puntare su un migliore uso delle risorse naturali e mettere in piedi un’economia a basse emissioni di CO2 e con alto risparmio energetico. Il LaMMA sta lavorando per questo, due aspetti che lo stesso Barroso nel suo discorso alla Commissione tenuto il 10 marzo del 2010 ha inserito nell’agenda della politica ambientale europea”. Perché LaMMA, come teneva a precisare il titolo dell’iniziativa, non è solo meteo. E lo dicono chiaramente le molte attività di ricerca svolte in vari ambiti dai ricercatori del Consorzio che si occupano di climatologia, energia e riduzione delle emissioni climalteranti, di sistemi informativi per la gestione delle risorse e dei rischi ambientali e di monitoraggio ambientale marino integrato. Il LaMMa e il clima: il LaMMA svolge infatti analisi della climatologia regionale a diversi livelli spaziali e temporali per la migliore comprensione dei cambiamenti in corso. Presso il LaMMA ha sede il Focal Point Kyoto della Regione Toscana, supporto regionale per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico che propone una lettura più completa della sostenibilità ambientale locale, integrando il bilancio del carbonio (emissioni e assorbimenti) con strumenti conoscitivi utili per fare scelte di gestione e di pianificazione del territorio e dell’energia. Il LaMMa e il territorio: grazie all’uso integrato dell’osservazione satellitare e dei sistemi informativi geografici, il LaMMA offre soluzioni e strumenti per leggere il territorio e gestirne le dinamiche e l’evoluzione. Prodotti geo-informativi come mappe di rischio, banche dati geografiche e cartografia tematica, sono oggi strumenti indispensabili per il monitoraggio delle trasformazioni naturali e antropiche del territorio nell’ottica di una gestione sostenibile. Il LaMMA e il mare : Il LaMMA svolge attività di ricerca nel monitoraggio ambientale marino attraverso la raccolta e l’elaborazione di dati misurati e telerilevati e l’uso di modellistica meteo-marina, idrodinamica e biogeochimica. Grazie all’applicazione a livello locale degli output di ricerca, il LaMMA fornisce strumenti utili all’elaborazione di politiche e strategie per la protezione e il controllo dell’ambiente marino e costiero. Il LaMMA e il meteo: Presso il LaMMA ha sede il servizio di previsione meteorologica della Toscana che garantisce il monitoraggio continuo delle condizioni atmosferiche in atto attraverso l’elaborazione di bollettini giornalieri aggiornati 7 giorni su 7. Il centro di calcolo dedicato consente ai ricercatori di svolgere attività di modellistica numerica ad altissimo dettaglio. Il LaMMA è dotato anche di un settore qualità dell’aria che sviluppa modelli meteo diffusionali per simulare la dispersione degli inquinanti.
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