Una giornata costruttiva quella trascorsa ieri all’Enfola in cui il senso della storia di questi quindici anni si è fatto sentire nell’equilibrio dell’esperienza e nella riscoperta di un confronto possibile. Ho assistito infatti ad un susseguirsi di interventi franchi e vivaci in cui il senso di un’istituzione e quello dell’associazionismo ambientalista è stato vissuto con diverse sensibilità ma mai messo in discussione grazie ad un clima di dialogo che ha svelato punti di contatto sorprendenti che non possono e non devono rimanere un episodio. Questo è ciò di cui l’Elba ha bisogno perché non ci siano muri ma punti di vista dialettici e conciliabili nell’esclusivo interesse per il territorio. Ho personalmente avuto un esempio di tutto questo con riferimento alla strada nelle miniere, la cui problematica è stata affrontata nel direttivo del 29 aprile. Il direttivo ha valutato la questione compiendo un esame più approfondito e giungendo alla conclusione che – data la compatibilità con il piano - ci siano le condizioni per quel tavolo di progetto in cui cercare di contemperare le esigenze di accessibilità ed infrastrutturazione con quelle di salvaguardia ambientale e di valorizzazione storico culturale del sito, quella scommessa che ho sempre ritenuto non solo vitale ma assolutamente possibile quando gli attori del territorio giocano ciascuno il proprio ruolo senza diffidenze e reticenze ma con la stessa onestà intellettuale dimostrata nell’occasione, a cominciare dal Presidente Tozzi ma doverosamente riconosciuta all’intero direttivo. Il tavolo per il progetto di qualificazione connesso alla strada partirà al più presto unendo esigenze e prospettive in un percorso che mai come in questa occasione si può definire un nuovo inizio.
paola mancuso