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Le categorie criticano i comuni: assenti quando si discute del duturo isolano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 28 aprile 2011

Si è svolto nei giorni scorsi a Portoferraio un incontro a cui hanno partecipato, oltre agli assessori regionale e provinciale al turismo ed al presidente della camera di commercio, alcuni amministratori locali ed i rappresentanti delle associazioni di categoria. L’incontro è stato occasione per passare in rassegna, con il sostegno dei funzionari regionali presenti, i principali temi che riguardano la nuova governance della promozione turistica e le priorità della programmazione regionale che troveranno sintesi nel nuovo PRS. Argomenti, quindi, di una certa rilevanza anche per il nostro territorio. Nonostante ciò, almeno la metà dei comuni elbani non hanno ritenuto utile inviare un proprio rappresentante. Crediamo che prima o poi dovranno rassegnarsi a partecipare ad un consesso comune in cui si discute di priorità. Le associazioni di categoria elbane, prendendo atto del nuovo quadro normativo e programmatorio, intendono misurarsi con la progettualità che esso richiede ai singoli territori. Per questo motivo hanno richiesto alla Provincia di farsi carico di convocare in tempi rapidi un nuovo incontro – con amministratori e rappresentanze sociali - con lo scopo proprio di dare declinazione locale al nuovo contesto di governo del turismo. L’idea – coerente con tale nuovo contesto - di una “cabina di regia” snella e operativa - in grado di ridefinire le vocazioni del territorio, di raccogliere ed elaborare le istanze locali congrue e di tradurle in progettazione di respiro, di ricercare risorse – può essere una prima risposta utile. Deve essere chiaro per tutti, innanzitutto, che questo è un percorso che si fa con chi ci sta, senza che veti di qualsiasi genere possano bloccare l’impegno degli altri. Ma deve essere anche pacifico – proprio per la valenza locale e istituzionale che si intende dare alla “cabina di regia” - che il valore delle eventuali proposte che dovessero emergere al di fuori di questo percorso non possano avere la stessa considerazione di quelle che, invece, all’interno di questi processi si collocano. Rinchiudersi nei minimi confini municipali o coltivare nostalgie (com’era bello quando c’erano le APT…) rappresentano le manifestazioni distinte dello stesso deficit di lettura dei cambiamenti dei mercati, delle aspettative dei turisti, dei bisogni delle comunità locali. Con tutti i corollari che non possiamo permetterci: qualità decrescente, perdita di competitività, marginalizzazione. CNA Confesercenti Confcommercio Coldiretti Associazione albergatori Confindustria FAITA


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