“Una stagione grigia” quella del 2003, che se anche non ha registrato risultati brillanti, ha comunque “tenuto” rispetto ad altre stazioni balneari italiane. Così il direttore dell’Apt Umberto Gentini ha commentato i dati ufficiali del turismo elbano dei primi 7 mesi dell’anno. Anche l’assessore provinciale al Turismo Giusi Mazza ha parlato di “fase difficile ma tutto sommato positiva. Se si tiene presente – ha continuato- che negli ultimi 10 anni i numeri delle presenze sono lievitati, adesso che c’è stato un rallentamento si può dire di essere in una fase di consolidamento del turismo isolano”. A pesare negativamente sull'economia elbana più che una diminuzione delle presenze c'è stata una forte contrazione nei consumi. I dati ufficiali si basano sul confronto dei passeggeri sbarcati nei porti elbani e sulle importazioni di merci. Il primo parametro sottolinea un aumento, rispetto al 2002, nel mese di aprile (dovuto alla Pasqua) di circa 25.000 passeggeri (169.798 del 2003 contro 143.319 del 2002) un leggero aumento a giugno (254.052 contro 241.681 del 2002), una sostanziale tenuta a luglio ed un leggero calo ad agosto (314.473 contro 315.803 del 2002). In totale nella prima metà dell’anno si registra un complessivo +3% che non lascia troppo amaro in bocca. Per i dati ufficiali di settembre occorre aspettare ancora un po’, la sensazione empirica è quella di essere di fronte ad una caduta verticale, sebbene non tutta l’isola pare abbia reagito nello stesso modo. L’analisi dei vari aspetti del flusso turistico di quest’anno è stata poi affidata ad una indagine su un primo campione di 8.000 persone, dal quale si evince che la provenienza è per il 53,76% italiana e si registra un netto calo delle presenze tedesche (-15%), ma si ha un incremento di quelle francesi (in tutto sono il 5,41%). Per le presenze italiane è ancora al primo posto la Lombardia (24,45%), seguita da Emilia Romagna (10,40%) e Piemonte (9,20%). Interessanti crescite rappresentano il Lazio e la Campania. Aumenta la conoscenza che si ha dell’Elba tramite gli strumenti informatici, mentre diminuisce in maniera drastica (-50%) la percentuale di fidelizzazione turistica. Le persone che passano di nuovo le vacanze all’Elba dopo una prima volta crollano al 14, 85%. Scarsa incisività ha la promozione sui giornali (5%), buono il ritorno televisivo (12,09%). Per quanto riguarda i dati sulla richiesta delle strutture ricettive sembrano tenere gli alberghi (13%), mentre registrano un decremento i campeggi (5,42%). Tenuto conto che solitamente il turista non richiede una particolare località ma indica genericamente l’Elba come meta delle sue vacanze, i comuni di maggiore interesse continuano ad essere nell’ordine Campo nell’Elba, Portoferraio, Capoliveri. Quest’ultimo fa registrare un lieve calo rispetto agli scorsi anni, probabilmente dovuto al calo delle presenze tedesche. Giusi Mazza e Umberto Gentini hanno spiegato che il turismo è comunque un organismo in piena e rapida evoluzione e che per questo occorre elaborare strategie molto più flessibili, che sappiano adattarsi ai repentini mutamenti.
Giusi Mazza