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Alessi su Bosi circa i debiti dell'Unione dei Comuni: "E' distratto o in malafede?"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 23 aprile 2011

Il Sindaco Alessi risponde a Bosi sui debiti dell'Unione di Comuni Il sindaco di Rio nell'Elba, Danilo Alessi, risponde all'on. Francesco Bosi, sindaco uscente del Comune di Rio Marina, dopo un intervento di Bosi sulla stampa locale online che chiede conto ad Alessi dei debiti dell'Ente comprensoriale. "Situazione disastrosa ereditata dal governo di centrodestra dell'Ente e dovuta in gran parte alla gestione del settore idrico precedente al passaggio in Asa", dichiara Alessi Fermo restando che la responsabilità della soppressione delle Comunità Montane è tutta del governo di centrodestra e che lo scioglimento dell'Unione è stato causato dall'atteggiamento irresponsabile di alcuni sindaci, sempre di centrodestra, con in testa l'on. Bosi, credo che a quest'ultimo, non so quanto distratto, incompetente, o, Dio non voglia, in malafede, devo alcune precisazioni, necessariamente sintetiche e sulle quali mi riservo eventuali successivi approfondimenti. Intanto c'è da dire che il debito attribuito all'Ente comprensoriale, come appare con chiarezza dalla relazione inviata ai sindaci dal Presidente Della Lucia il 10 gennaio scorso, trova sopratutto origine nella gestione del settore idrico precedente al passaggio in Asa, e cioè negli anni che vanno fino alla fine del 2004, quando in assemblea, a maggioranza centrodestra, era presente, fra gli altri, anche l'on. Bosi. Dinanzi ad una situazione finanziaria vicina alla bancarotta, l'Amministrazione di centrosinistra ha fin dal primo giorno operato per ovviare ai disastri precedenti. Lo testimonia l'istruttoria avviata dalla Corte dei Conti che nel febbraio del 2008, dopo aver approvato il piano esecutivo di gestione, conclude dichiarando che la Comunità Montana ha adottato "adeguate misure per la eliminazione delle criticità osservate nella gestione relativa all'esercizio finanziario 2004". Basti pensare che in due soli esercizi furono eliminati ben 12,4 milioni di residui attivi e 13,2 milioni di residui passivi, riconosciuti e finanziati con risorse proprie oltre 1 milione di debiti fuori bilancio e azzerato l'utilizzo dell'anticipazione di cassa con i conseguenti aggravi di costo in termini di interessi. Se la situazione è rimasta seria e molti problemi ancora aperti, in larga misura è dovuto al travagliato trasferimento di funzioni dalla Comunità Montana all'Unione e alle successive difficoltà di governo dell'Ente a causa, sopratutto, del disimpegno di alcuni comuni. Retoriche e strumentali, pertanto, appaiono le domande che l'on. Bosi mi rivolge invitandomi a chiarire ciò che è stato più volte discusso e chiarito nel corso di numerose riunioni fra sindaci, convocate dal Presidente Della Lucia. Ma una domanda, a questo punto, voglio fargliela io: ma lui, quando approvava gli atti della Giunta Febbo dov'era? Per il resto, che dire? Mi ero limitato a rilevare la latitanza delle istituzioni in un momento particolarmente difficile per la vita dell'Elba. Anche l'altro giorno i sindaci hanno pressoché disertato l'incontro con l'Assessore regionale al Turismo. Del protocollo d'intesa suggerito dal Presidente Rossi a dicembre non si ha più traccia. Forse richiamare queste cose è "bacchettare qualcuno"? Perché il sindaco uscente di Rio Marina non spende gli ultimi scampoli del suo mandato per impegnarsi a costruire un progetto comune anziché imbarcarsi in polemiche sterili e autolesioniste? Oppure è già con la testa altrove, dimentico di "quella certa idea" con cui ci ha fracassato i timpani l'estate scorsa?


alessi danilo

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