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Controcopertina - Interpellanza punti Azzurri, la risposta del Comune di Campo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 22 aprile 2011

Mi riferisco alla vostra interpellanza del 15 c.m. tendente a conoscere una serie di informazioni in ordine alle decisioni assunte relativamente ai c.d. “Punti Azzurri”. Per affrontare le singole problematiche richieste, rilevo la necessità di precisare alcuni elementi da cui derivano le decisioni presenti nella nostra deliberazione di G.M. 35 del 12/04/2011. Preliminarmente è utile ricordare che l'ultimo affidamento di attività di assistenza alla balneazione, assegnato dall'Amministrazione che ci ha preceduto, si è concluso con il 30 settembre 2010. Successivamente è opportuno riferire che a seguito di riscontri effettuati con gli uffici regionali è emerso che le procedure utilizzate fino a quel momento, prive di qualsiasi collegamento con un piano programmatico di riferimento, non avevano fondamento giuridico adeguato e pertanto non potevano essere ulteriormente ripetibili. Inoltre bisogna ricordare che tale evento veniva partecipato agli operatori di settore ai primi dell'anno corrente, in una apposita riunione, nella quale fu tra l'altro comunicato che l'Amministrazione stava lavorando per realizzare un piano spiagge i cui risultati in quel momento non erano sufficientemente definiti. Informando anche che tale attività aveva dei tempi tecnici non brevi e che pertanto sorgeva la necessità, per l'Amministrazione, di mettere in campo per l'anno 2011 soluzioni provvisorie che potevano non andare nel senso delle ripetizione della situazione precedente. In quella sede emerse anche la volontà dei presenti di mantenere la professionalità acquisita, cosa che da parte dell'Amministrazione fu apprezzata e incoraggiata suggerendo l'evenienza che a fronte di possibili variazioni future in particolare di contrazione dell'offerta la logica risposta di tenuta collettiva non poteva che essere quella di mettersi insieme costituendo forme di cooperative finalizzate a comporre una unica proposta a fronte di offerte frazionate. Per dare ulteriore contenuto a tale suggerimento veniva agli stessi ricordato che la prossima fine contestuale delle concessioni attualmente esistenti in tutto il territorio nazionale avrebbe prodotto una complessiva pressione sul sistema da parte di tantissimi soggetti che poteva essere fronteggiata solo con forme di cooperazione e con il superamento della domanda individuale. A seguito delle considerazioni precedenti l'Amministrazione si è posta pertanto l'esigenza di produrre in tempi brevi un Piano Spiagge condiviso con gli organi regionale al fine di garantire certezze al sistema. Per raggiungere tale obiettivo ha verificato che tra gli atti prodotti nel passato risultava affidato ad un professionista un incarico oneroso che aveva dato come risultato quello di un c.d. piano spiagge. Si tratta infatti di un documento progettuale che non ha raggiunto alcuna approvazione regionale in quanto contenente elementi di programmazione che interessavano aree del territorio diverse dagli arenili. Da tale documento è partito il lavoro svolto dall'Amministrazione finalizzato a depurare tutto l'eccedente impropriamente riportato nel documento e assegnando allo stesso una valenza nel tempo anche se da realizzarsi per fasi successive anche in considerazione che si andava incontro ad una fase dell'immediato presente e una del dopo la liberalizzazione delle concessioni. I presupposti su cui ha lavorato la Giunta sono andati nel segno di assicurare un giusto equilibrio su ogni singolo arenile tra l'offerta pubblica e quella privata stabilita nel 50% circa per ciascuna componente. Parallelamente è stato tenuto presente l'esigenza di dover ricondurre sulle strutture private oneri connessi all'assistenza alla balneazione per superfici aggiuntive al fine di gravare sui gestori delle stesse l'obbligo di assicurare sicurezza sugli interi arenili. Con questi presupposti sono state valutati i singoli arenili di maggiore importanza e dall'analisi è emersa che la situazione di Seccheto e Cavoli non abbisognavano di interventi particolari in quanto lo stato esistente risultava coerente con gli obiettivi mentre emergevano problemi per Fetovaia e Marina di Campo. Nel primo caso emergeva chiaramente che l'offerta privata risultava prevalente rispetto alla pubblica in riferimento allo stato dell'anno 2010, ed una situazione parallela si presentava per Marina di Campo. Riguardo a quest'ultima situazione si rilevava altresì la necessità di ricercare soluzioni particolari in quanto in molti casi l'offerta pubblica nell'arenile si sommava a condizioni particolari connesse ad una offerta di servizi proveniente da aree private che si erano integrate con l'acquisizione di aree in concessione limitrofe . Inoltre sono stati fatti ulteriori approfondimenti finalizzati alla necessita di assicurare una omogenizzazione delle aree assegnate in concessione, obiettivo ovviamente da realizzarsi dopo il 2014 con la liberalizzazione delle concessioni demaniali. Infine per Marina di Campo è stato anche tenuto in considerazione l'esigenza di garantire all'area cittadina antistante il lungomare una caratteristica più marcata di zona di integrazione tra le esigenze urbane e quelle balneari. Nel senso che a tale area aveva riconosciuta una forte vocazione di zona per soddisfare esigenze da tempo libero per una domanda che poteva essere espressa sia dai bagnanti che dagli ospiti presenti nel paese. Pertanto su tale area è stato previsto di collocare strumenti di divertimento per l'infanzia da utilizzare sia dai bagnanti che dagli ospiti che richiedono servizi di natura diversa in quella parte del paese. Da tutte queste premesse è stato avviato un percorso per l'affidamento del nuovo “Piano del Porto” allo stesso professionista che aveva effettuato il lavoro precedente e che possedeva la piattaforma di conoscenze dello stato di fatto da realizzarsi in tempi brevi e certamente entro la primavera 2012. Su queste considerazioni sono stati consolidati ulteriori raccordi con gli uffici regionali che hanno condiviso per grandi linee gli obiettivi da contenere nel piano, e congiuntamente è stato convenuto che le attività da realizzare nel 2011 potevano rappresentare momenti di sperimentazione in una logica che per lo stesso anno si utilizzavano le soluzioni attuate nel passato e cioè i “Punti Azzurri” da convertire nel piano, in soluzioni più strutturate aventi valenza per il futuro successivo. Le predette considerazioni hanno rappresentato il contenuto dell'atto 35 del 12 aprile. Infine in merito al quesito di cui al punto due limitatamente all'area cittadina di Marina di Campo sarà garantito il servizio di assistenza alla balneazione congiuntamente alla realizzazione dell'obiettivo indicato precedentemente.. Ritenendo di aver fornito esauriente risposta a quanto domandato si porgono cordiali saluti.


fetovaia spiaggia

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