Ci è giunta da Livorno la notizia che il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto mercoledì 15 Ottobre la scarcerazione dell'albergatore portoferraiese Paolo Costagli e dei poliziotti detenuti per il caso delle extracomunitarie. Sembra che secondo l'ordinanza emessa dal Magistrato, pur non cessando i pericoli e le ragioni per cui si è disposta la carcerazione, si possa applicare una misura, meno afflittiva del carcere, come gli arresti domiciliari a Costagli, così come ai coimputati Bottari, Gorgone e D'Aniello. I cinque hanno trascorso infatti circa due mesi in stato di reclusione, alle "Sughere" di Livormo i primi quattro, e nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere il solo funzionario Dott. Nicola D'Aniello. Il Giudice ha inoltre consentito che gli scarcerati possano raggiungere il loro domicilio senza scorta. La posizione dei cinque denunciati, che rimarranno comunque in stato di arresto in attesa del giudizio, potrebbe comunque alleggerirsi se il Magistrato (come sembra) si indirizzasse a non contestare loro il reato di associazione a delinquere, che tra l'altro non consentirebbe agli arrestati di poter fruire del patteggiamento della pena, se essi si riconoscessero colpevoli di almeno una parte dei reati loro ascritti, ed emersi dalle indagini condotte nel corso dell'estate dai Carabinieri della Compagnia di Portoferraio.