“La manifestazione di sabato non avrà nessuna sponsorizzazione politica”, è stato questo il primo messaggio lanciato dal comitato “Su la testa” alla riunione preliminare tenutasi presso la sala della Provincia nella serata di martedì. “Anzi, nessuna bandiera di partito sarà gradita, tutti sono invitati a partecipare ma soltanto in qualità di cittadini, la legalità non è di nessun colore". E di cittadini ce ne erano già parecchi a quel primo incontro, tanto da meravigliare gli stessi organizzatori del comitato e da far mutare la serata da riunione tecnica sulla mera organizzazione a discussione allargata ai massimi sistemi elbani. Il nutrito cenacolo ha riempito tutti i posti a sedere, e dopo la presentazione degli organizzatori gli interventi si sono succeduti, piacevoli e fluidi, fino all’alt imposto dalle tenebre avanzate. Marilena Sangalli, la portavoce del comitato, ha parlato della necessità avvertita anche dai “timidi”, dai cittadini solitamente silenziosi e dalle mamme di alzare la testa e di discutere per fare qualcosa contro il malcostume “come cittadina mi sono vergognata – ha detto - ma da cittadini si può cambiare”. Si è poi rivolta agli organi di stampa chiedendo di tenere alta l’attenzione sugli sviluppi dei casi elbani anche quando non ci sono notizie eclatanti. Numerosi anche i cittadini in rappresentanza delle loro associazioni: Andrea Tozzi presidente dei “Ragazzi del Canile” ha lanciato l’allarme per un “humus di illegalità diffusa pericolosissimo soprattutto per le giovani generazioni”. Elisabetta Tiberi ha raccontato la propria esperienza con il comitato “Cittadini Attivi”. “Mai mi sarei sognata di ritrovarmi a capo di un comitato, ma vista la situazione tutti noi abbiamo il dovere di informarci sugli strumenti che più ci riguardano da vicino. Io sento enormemente il peso delle mie responsabilità, come rappresentante di 500 persone, come possono non sentirlo i nostri amministratori?” Nell’intervento di Annalisa Sangalli è stato sottolineato come la meraviglia per le vicende elbane non sia scaturita dal fatto che all’Elba siano successe certe cose ma che siano state colpite persone che si credevano impunibili. Con il ciclone rosso Maria Grazia Mazzei, raggiunta da un travolgente applauso quando ha parlato della denuncia mossa alla Comunità Montana, è risuonata forte la perplessità: “E’ incredibile essere qui a chiedere alle istituzioni trasparenza e legalità, quando dovrebbero essere i diritti minimi garantiti. Abbiamo tutti il dovere – ha continuato – di impegnarci direttamente.” E ancora altri numerosi interventi hanno dato la misura della partecipazione attiva, delle idee e delle proposte per una manifestazione alla quale si stanno affidando i pacifici propositi di riscossa dell’orgoglio elbano. L’appuntamento è per sabato prossimo a Portoferraio alle ore 16,30 all’altezza del molo Massimo, la marcia proseguirà fino al molo Elba dove la manifestazione si concluderà con un concerto.
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