La tassa di soggiorno che il Comune di Porto Azzurro - scrive il Partito Democratico Longonese in una sua nota - ha deciso di istituire dimostra ancora una volta l'incapacità programmatica della nostra Amministrazione comunale, soprattutto per quanto riguarda il turismo. Solo un’amministrazione lontana dai problemi della gente e degli operatori economici può pensare, dal giorno alla notte, di istituire una tassa del genere il cui costo ricade sull’azienda e indirettamente sui consumatori. Non avevamo dubbi sul fatto che il nostro Comune, le cui precarie condizioni economiche sono note, non si sarebbe fatto sfuggire la ghiotta occasione di “racimolare” qualche spicciolo, importante per qualche faraonico progetto. Ma al di là dell’attuale questione inerente la tassa di soggiorno, siamo convinti che ogni categoria economica e sociale debba fare la propria parte per permettere il migliore sviluppo del paese. Sarebbe giusto chiedere un ulteriore sacrificio a cittadini ed esercenti se dall’altra parte ci fosse il tangibile sforzo di un’Amministrazione che si impegna per stare al passo con i tempi (un sito internet adeguato e che sia vero punto di informazioni per il turista), una lotta agli “affitti in nero” (tutelando le imprese che con grandi sforzi rispettano le regole), in un’attenta cura del territorio (strade, spiagge, percorsi dovrebbero essere tenuti in maniera impeccabile), l’istituzione di un servizio di trasporto, come il bus navetta soppresso “alla velocità di un’estate”, fra il centro paese e le spiagge vicine (anche nelle ore serali per disincentivare l’uso delle auto private), la creazione di un calendario eventi (anche senza dispiego ingente di fondi) distribuiti su tutto l’arco della stagione (anche con piccole manifestazioni poco costose utili per movimentare la bassa stagione). In un Comune in cui sino ad oggi gli imprenditori hanno dovuto “arrangiarsi”, fare tesoro del loro ingegno, sfruttare le proprie risorse, per fornire al turista il miglior servizio possibile sarebbe auspicabile che anche l’Amministrazione facesse altrettanto di fronte a problemi economici e disservizi che lei stessa ha creato, anziché applicare una tassa di soggiorno, per di più a stagione in corso.
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