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Il Comitato Elba-Sanità: "Elisoccorso con tre ore di ritardo per un infartuato"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 13 aprile 2011

Durante l’incontro con la Direttrice dell’ Azienda Asl6, Dott.ssa Calamai presso l’ospedale di Portoferraio insieme a tutto lo Staff dirigenziale avvenuto qualche mese fa, il Comitato Elba Sanità aveva affrontato il delicato argomento dell’emergenza urgenza in merito soprattutto al trasporto tramite elisoccorso. Il Comitato aveva fatto notare che , qualora si fosse verificato un guasto o un ostacolo tecnico che impedissero l’intervento dell’ elicottero di stanza a Grosseto, sarebbe stato necessario individuare rapidamente da parte del servizio 118 dei protocolli alternativi che potessero supplire a tale evenienze, questo anche in conseguenza di episodi non solo ipotizzabili, ma purtroppo verificatisi realmente. A noi del Comitato era sembrato che la Direzione ponesse la risoluzione di tale problema come prioritaria ed urgente, ripromettendosi di interpellare quanto prima il Dott. Genovesi responsabile del Servizio. Dopo qualche tempo abbiamo avuto notizia che era stato predisposto come protocollo alternativo l’elicottero di stanza a Massa. La notizia sarebbe stata accolta ovviamente con grande piacere, se non fosse stato che il velivolo in questione non poteva sorvolare superfici acquee! Sfortunatamente ora si è verificato un altro spiacevole episodio: una persona colta da grave infarto miocardico, per il quale i medici del nostro ospedale ordinavano l’immediato trasferimento in un centro specializzato del continente, non è stata soccorsa che dopo circa tre ore poiché l’elicottero di stanza a Grosseto era occupato per un altro intervento e successivamente ha dovuto rifornirsi di carburante. Sappiamo che in caso di patologia cardiaca grave, la rapidità di intervento è fondamentale per la vita del paziente. Non essendo purtroppo ancora funzionante il punto di rianimazione, comunque già allestito, riteniamo che ancora una volta un paziente portato nel nostro ospedale ha rischiato moltissimo, nonostante la grande professionalità dei nostri medici. Il Comitato fa appello alla responsabilità della Direzione aziendale perché il problema sia risolto velocemente. Ripetiamo, se ce ne fosse bisogno, che non è tollerabile per un territorio insulare con un diritto, ampiamente riconosciuto, alla continuità territoriale, che questo non venga sempre e comunque garantito soprattutto a salvaguardia della salute. Per questo o si appronta un efficiente e specializzato servizio cardiologico anche chirurgico presso il nostro presidio ospedaliero, tenendo conto della frequenza di tali patologie, oppure si predispone un servizio di elisoccorso veramente efficace e veloce mettendo a disposizione altri velivoli capaci di atterrare all’Elba. Per la nostra realtà ovviamente quest’ultima a noi sembra la soluzione più ragionevole. I Dirigenti aziendali non ci rispondano, come al solito, che si sia trattato di un evento eccezionale e del tutto occasionale; anche per una sola volta non si può mettere a repentaglio la vita di una persona.


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