Se il ministro dell’ambiente snobba il santuario dei cetacei e non solo, quello dei beni culturali e dell’agricoltura ‘dimenticano’ di inserire nell’elenco Unesco il parco di Portofino. In questo caso la vicenda ha più d’un risvolto grottesco. Lo scorso anno il parco di Portofino celebrò i suoi 75 anni e alla bella manifestazione a cui ebbi l’onore di intervenire non ricordo fosse presente nessuno da Roma. Poi qualche giorno fa a Lampedusa il presidente del Consiglio dichiara che dell’isola dei barconi farà una Portofino. Non si riferiva evidentemente al parco visto che a connotarla sarebbero stati nientemeno che un casinò e un campo da golf su roccia. In compenso avrebbe proposto Lampedusa per l’Unesco. Ma con l’Unesco bisogna dire che il governo non ha molta dimestichezza tanto è vero che a Portofino se n’è dimenticata nonostante le promesse fatte. Ma nel caso delle Dolomiti non era andata meglio. Qui per fortuna il riconoscimento come patrimonio dell’Umanità ci fu e fu solennemente festeggiato a Cortina alla presenza del capo dello Stato. Ma quando negli stessi giorni uscì uno di quei filmati riproposti recentemente dal presidente del consiglio sulle bellezze del nostro paese, le Dolomiti ci si accorse che erano state dimenticate. Ricordo le proteste di quei territori che in piena stagione estiva scoprirono incavolatissimi di essere stati snobbati. Non è uno spettacolo edificante tanto più che qui non regge neppure la scusa che il piatto piange perché è vero che piange ma non per i soldi. Prima che a corto di quattrini qui si è a corto di idee, di serietà, di volontà e non solo ovviamente per i parchi.
Portofino