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A Sciambere Caligola alle viste (e non c’entra la nostra amata spiaggia)

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 01 aprile 2011

Devo dirti, Caro Sergio, da inossidabile democristiano come tu (a giusto titolo e con mia soddisfazione) mi definisci, che se non siamo ancora arrivati alle procedure caligoliane di nominare Senatore qualche affettuoso cavallo, vi siamo molto ma molto vicini in un cupio dissolvi degno di miglior causa. Sono d’accordo con te sulla necessità di recuperare ideologie, programmi, ideali e farla finita con questo andazzo da fru-fru per il quale si vale non per le nostre capacità ma perché più o meno vicini a chi gestisce il potere e decide sulla base del discutibile principio per cui c’è solo il mandato popolare mentre la vera democrazia si regge su un sistema di equilibrio tra poteri; instabile ma capace di autolimitarsi per non scivolare nel peronismo o nel giustizialismo, alternativamente. Come vedi le posizioni di nuovo si avvicinano, malgrado le nostre differenti visioni sul Comune Unico, da me ritenuto improbabile per realismo ma non deprecabile in se. Devo dirti con altrettanta franchezza, a proposito dei nostri difetti, che la politica “debole” a livello nazionale ed internazionale, evidenziata in maniera palmare anche, se ve ne fosse stato bisogno, dai recenti avvenimenti, si ripercuote decuplicata a livello periferico, specie se ad interpetrarla sono le mezze cartucce o un personale politico improvvisato e depauperato o troppo interessato a salvaguardare i propri interessi personali e di bottega, privo di radicamento ideale ed ideologico. Così non ti resta che metterti il cuore in pace, perché andremo avanti di inciucio in inciucio, come quello di una famigerata legge elettorale nazionale e regionale che priva il territorio di una propria rappresentanza (ti risulta che ci siano Parlamentari o Consiglieri Regionali dell’Elba?). E riduce lo stesso territorio –come ai tempi di Dragut- a luogo di razzie e saccheggi. Del resto non possiamo lamentarci perché noi toscani siamo proprio bravi a fare cappellate ed a funzionare da apripista, come dimostra il vergognoso e reiterato accordo tra la sinistra ed il PDL proprio sulla legge elettorale per la Toscana! O le decisioni prossime venture a proposito della Toremar sulla base del concetto topo non mangia topo. Per essere realisti, per ora, non ci resta altro che fare testimonianza e dimostrare che non tutti hanno portato il cervello all’ammasso delle piccole contingenze, dimentichi delle grandi virtù dei nostri Padri. Un grazie sincero per la tua. Vale. Pino Lucchesi Caro Pino Tempo fa il dottissimo Peppe Battaglini ricordava, pensa un po', in una riunione di S.E.L., frequentata perfino da chi non deve correre su wikipedia per tradurre il tuo "cupio dissolvi", che Napoleone, non ancora imperatore dell'Elba, modificò la allora vigente costituzione francese e non per ragioni (a proposito di cupio) legate alla sua concupiscenza (per quanto anch'egli avesse fama di discreto puttaniere), ma per riservare (portando il numero dei deputati da 300 a 301) nell'Assemblea Nazionale Francese un seggio ad un eletto nel collegio dell'Isola d'Elba. Sarò pure in controtendenza e stonato in questo garrire di tricolori (col verde) ma penso il Congresso di Vienna riconsegnandoci al Granducato e di conseguenza all'Italia, ce lo abbia messo leggermente di poppa. Allons enfants de la Patrie Le jour de gloire est arrivé! Se gli italiani non ci levano quanto prima dalle palle questa caricatura di napoleone dei poveri da Arcore e ci va buca col Comune Unico riscopro il mio nazionalismo francese!


Bandiera Francese

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