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Migranti a Pianosa: L'imbarazzo della Lega: "Era un pesce d'Aprile anticipato"

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 01 aprile 2011

Come ci si poteva logicamente attendere l'uscita della Lega Nord regionale su Pianosa utilizzata come "centro di accoglienza" dei migranti nord-africani ha scatenato un putiferio, e dopo il documento della minoranza di centrosinistra campese (pubblicato nell'ultimo numero di Ebareport) a smarcarsi dalla insensata proposta sono stati proprio i leghisti dell'Elba che hanno decisamente sconfessato il loro capogruppo regionale "La stampa locale ed i quotidiani nazionali - si leggeva infatti in un comunicato congiunto dei responsabili elbani del carroccio Carabellese e Buratti Volponi- pubblicano l’idea ventilata dall’amico Antonio Gambetta Vianna, capogruppo della Lega Nord Toscana in Consiglio Regionale. Come Circoscrizione della Lega Nord Arcipelago Toscano, siamo totalmente contrari a fare dell’Isola di Pianosa, un sito per gli immigrati e concordiamo col Gruppo consiliare del Comune di Campo Nell’Elba Alleanza per Campo. Con comunicazione inviata al Gruppo Regionale Lega Nord Toscana, confermiamo la nostra assosula avversità, a individuare Pianosa e l’Elba, come destinazioni attuali o future, per il riparo degli sfollati nord-africani, siano essi rifugiati politici o popolazioni in cerca di un miglior avvenire. Il comunicato campese, coglie l’occasione per dare dell’incivile e privo di umanità a Umberto Bossi e a tutta la Lega, per la volontà espressa nel respingimento e veniamo liquidati come gente capace di intraprendere becere campagne politiche sulla pelle degli esseri umani. Il Gruppo consiliare del Comune Campese, confonde quelli che sono i doveri di comunicazione ufficiale e di legittima opposizione a decisioni o proposte di Istituzioni o forze politiche, con la speculazione politica di basso livello e facendo di tutta l’erba un fascio. La questione degli immigrati, trattata anche dal Presidente della Repubblica, richiamandosi a motivazioni umanitarie e di civile e democratica soluzione, non ha facile presa sulla gente comune. Un conto sono le Istituzioni di questo Paese, con la loro ufficialità, un’altro è il pensiero dei cittadini, su queste questioni, sostenute non solo dalla Lega, ma anche dal PDL e dall’UDC, il cui volere è : i clandestini siano presto rimandati ai Paesi di provenienza. Inutile rifugiarsi nell’ambiguità o nella falsa disponibilità all’ospitalità, nella pratica Regioni e Comuni, specie quelli gestiti dai partiti, a parole più generosi, cercano di opporsi accampando pretesti di ogni tipo. Le azioni umanitarie si demandano volentieri ad altri Comuni, altre Regioni, altri Stati. Manca in questo momento, una risposta corale e solidale dell’Unione Europea, che lascia sola una nazione l’Italia a decidere e fronteggiare una emergenza derivata dai rivolgimenti estesi che avvengono nei Paesi Mediterranei. Il nostro territorio insulare dell’Arcipelago Toscano e la Toscana tutta stanno subendo già da tempo un attacco per la presenza pericolosa di clandestini, che si accampano o girano indisturbati. Solo la politica lassista, demagogica, permissiva della sinistra al comando da sempre in questa Regione, permette che si distrugga il tessuto sociale delle nostre città dei nostri paesi". Fin qui la Lega di Scoglio, e mentre non mancavano le voci dietrologiche di chi metteva in correlazione l'aumento delle corse su Pianosa previste dal Bando di privatizzazione Toremar con oscuri destini dell'Isola Piatta, un'altra bella "ripassata" all'improvvido Gambetta arrivava da Legambiente dell’Arcipelago: “Fora di ball” da Pianosa- Legambiente Arcipelago Toscano sceglie la strada della dura ironia per mettere alla berlina la proposta leghista di trasferire i migranti/profughi a Pianosa: «Chissà perché Pianosa è da sempre una vera e propria calamita per le fesserie politiche? Non bastavano le ipotesi di costruirci una centrale nucleare, un aeroporto internazionale (sic!) o di riaprirci un carcere per il 41 bis spendendo molte volte di più di quello che ci vorrebbe per costruirne e gestire uno nuovo… ora arriva il presidente del gruppo consiliare della Regione Toscana della Lega Nord, il pistoiese Nord Antonio Gambetta Vianna, che probabilmente a Pianosa non ha mai messo piede o se l’ha fatto è stato come distrattissimo turista, e propone di metterci i migranti appena trasferiti da un’altra isola, Lampedusa, ed i futuri profughi, quelli che il suo capo, Umberto Bossi, vuole “Fora di ball” dalla Padania, ma che evidentemente potrebbero essere confinati per una «Intera stagione estiva» nella colonia di oltremare dell’Arcipelago Toscano: a Pianosa. E’ evidente che il leghista toscano non sa di cosa sta parlando, altrimenti saprebbe, dopo le scene di inumano disagio viste a Lampedusa, che a Pianosa sarebbe ancora e da subito peggio. Questo lager padano che la Lega Nord vorrebbe realizzare in mezzo al Tirreno costerebbe allo Stato italiano un mucchio di soldi e la distruzione di un ambiente che la stessa Repubblica italiana ha deciso di difendere (ed aprire alle visite dei cittadini) con l’istituzione di un parco nazionale a terra e a mare, che non è mai piaciuto ai leghisti ed ai loro amici e che ora evidentemente vorrebbero azzerare con lo sbarco degli arabi. Il consigliere regionale Gambetta Vianna (nella foto) evidentemente non sa che a Pianosa non esistono fognature, che l’acqua era stata inquinata e compromessa dal cuneo salino al tempo del carcere, che le strutture esistenti sono state praticamente abbandonate dallo Stato e dal governo di cui fa parte il suo partito. Ma non sa soprattutto che l’intera isola ed il suo mare sono non solo parco nazionale ma anche Zona di protezione speciale dell’Unione europea e quel lager per immigrati-profughi che vorrebbe costruirci non si può fare, pena una procedura di infrazione dell’Ue. Dopo quello che abbiamo visto a Lempedusa quella leghista di Pianosa sembra una balla ancora più grossa di quelle raccontate dal nostro premier ed è probabilmente il frutto di un irrazionale riflesso condizionato: i leghisti quando sentono la parola immigrati pensano subito ad un carcere, magari anche uno chiuso dal 1997 in un’isola di un Parco Nazionale che accoglie già un turismo contingentato e si prepara a realizzare punti di immersione subacquei in un mare tra i più integri e belli del Mediterraneo». A quel punto il più rappresentativo dei Leghisti Toscani, probabilmente resosi conto della enormità della castroneria enunciata, tentava una tardiva corsa ai ripari con una nota comicamente diffusa dagli stessi locali epigoni che si erano in precedenza smarcati «La Lega Nord Toscana comunica che quella di ospitare i migranti provenienti dal Nord Africa nell’ex carcere di Pianosa è semplicemente una battuta scherzosa. Il Governatore Enrico Rossi ha più volte affermato che la Toscana potrà ospitare i profughi (e gli immigrati irregolari) per non più di sei mesi. Entrati da poco in primavera e con la stagione estiva alle porte, giacché Rossi ha promesso una sorta di vacanza ai migranti che giungeranno in Toscana, è nata la battuta ironica delle vacanze a Pianosa. D’altronde si avvicina il primo aprile e qualche pesce, in questo mare di polemiche, fa anche bene. L’Isola di Pianosa non si tocca, mentre gli immigrati irregolari verranno rispediti al proprio Paese d’origine. E questo non è un pesce d’aprile!». Ma erano ancora gli ambientalisti elbani evidentemente poco propensi ad assecondare i pretesi “scherzi” dell’attempato zuzzurellone leghista tosco-brasileiro a replicare: La Lega Nord le battute e i pesci di aprile vada a farli altrove e soprattutto non sulla pelle degli isolani e degli immigrati. Siamo stufi di queste spiegazioni postume che coprono "battute" indecenti. Qui si parla di vita e di ambiente, dell'economia di un Arcipelago, non di pesci d'aprile anticipati e inventati al momento per coprire una pessima figura Ineccepibile, e gli elettori riflettano su chi mandano a rappresentarli in un consesso così serio come dovrebbe essere un consiglio regionale. .


gambetta corto

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