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A Sciambere della gnomia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 31 marzo 2011

Era il novembre 2010 quando il presidente della regione propose un accordo di programma in cui le istituzioni si impegnavano a risolvere tutte le questioni che riguardano l’Isola, dal turismo, alle infrastrutture, alla tutela del territorio. Mi pare fosse una proposta seria. Per l’intera società elbana voleva dire addivenire a un patto unitario, organico e armonico per la difesa e il rilancio della nostra Isola. Sono passati (invano) cinque mesi, e nessun documento è stato concordato fra i sindaci elbani! Intanto il vento dalla crisi economica e sociale colpisce in pieno anche il nostro Scoglio: i giovani fuggono sul continente, le imprese chiudono e la stagione turistica si presenta male. Nel frattempo la morte dell'Unione di Comuni è ufficiale, l’unico ente comprensoriale affonda nell’ignominia, o meglio nella gnomia (la politica dei piccoli uomini). Poveri noi! Federico (T) (dal Vicinato) Caro Federico Il tuo indignato post al Vicinato mi ha fatto pensare alla minimalità del mondo. A rifletterci su nell'Olimpo politico capitolino e nel pollaio elbano siamo alle prese con gli stessi problemi, a partire dalla necessità di riscrivere delle regole che rendano credibili le istituzioni agli occhi del volgo (e pure a quelli dalla cosiddetta società civile che sta molto più avanti del ceto politico-amministrativo) ed a partire dalla trasversalità delle buone come delle pessime volontà. Intendiamoci, appartengo a quella minoranza che si è rotta le palle del trito luogo comune sulla pretesa "fine delle ideologie", che oltretutto è un abominio filosofico, ritengo anzi che uno strutturato pensare politico dovrebbe stare nello zaino di chiunque si proponga per amministrare oltre che gli affari suoi quelli della comunità, tuttavia in tempi costituenti (o ri-costituenti) democratici emerge la necessità di strappare dalle unghie degli gnomi (e delle gnome) il potere di orientare le scelte, dialogando anche tra profondamenti diversi di buona volontà. Il problema è se non mi si passa il termine di battaglia ideologica quello di una "reconquista" di carattere culturale, perché vedi Federico, quando una organizzatrice delle performance di multiple puttanelle a beneficio di pruriti senili di un "culo flaccido" mette nel suo mirino carrieristico un dicastero, siamo in pieno regime della gnomia, così come nella gnomia galoppante siamo quando i destini comunali vengono messi in mano a delle inette e perniciose fave lesse, quali i maggiorenti elbani hanno dimostrato di essere alla prova dell'Unione dei Comuni. Ma "co la sorba e co' la pula anco la sorba matura", non molliamo e speriamo.


Mappa Comune unico

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