La singolare vicenda vede protagonista un 48 enne portoferraiese che fino a sabato scorso si trovava in detenzione domiciliare, per maltrattamenti in famiglia risalenti al 2004, con una pena che avrebbe avuto fine il prossimo ottobre. Domenica scorsa, di notte, forse stanco di fissare solo i muri di casa, l’uomo decide di trascorrere qualche ora diversamente. Allontanatosi dall’abitazione, ovviamente senza permesso, si reca presso un bar del centro del capoluogo elbano, ma purtroppo per lui, poco prima delle 04.00 del mattino, una pattuglia della locale Stazione dei Carabinieri si porta presso la sua dimora per controllarne la presenza. I militari, verificata l’evasione, iniziano le ricerche che si concludono di lì a poco. I carabinieri, infatti, transitando nei pressi del bar in questione, notano l’individuo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, in compagnia di un amico. Scatta quindi immediato l’arresto per evasione e l’uomo viene accompagnato presso la locale Compagnia Carabinieri per le formalità del caso, dove rimane sino al processo per direttissima del lunedì mattina successivo. Il giudice lo condanna a 6 mesi di reclusione per il reato compiuto il sabato notte, ma l’uomo non fa neanche in tempo a sperare che questa venga tramutata in nuovi arresti domiciliari da sommare ai precedenti, che interviene il Magistrato di Sorveglianza. Tale magistrato, responsabile di tutti i condannati ammessi a scontare le proprie pene in misura alternativa e quindi anche della prima condanna per cui l’uomo si trovava già tra le mura domestiche, alla luce di quanto successo, decide, per il momento, che il comportamento tenuto dal reo vale una sospensione di quella concessione. Ed ecco che il lunedì pomeriggio, per il 48enne elbano, si chiudono le porte di casa e si aprono quelle del carcere longonese.
Carabinieri auto caserma PF