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La candidata, la strada spaccaparco e la sostenibilità ambientale a sighiozzo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 24 marzo 2011

Vediamo che una dei candidati a Sindaco del Comune di Rio Marina, ormai a campagna elettorale più che avviata, si rivolge al presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano per perorare la causa di quella che è stata battezzata dai suoi avversari elettorali la strada “spaccaparco”. A parte l’ineleganza politica di tirare pubblicamente per la giacchetta sui giornali un’istituzione nazionale in una contesa elettorale, la signora Paola Mancuso dice delle cose e fa delle proposte abbastanza strane per ottenere appoggi e risposte che il parco dovrà eventualmente dare alla nuova giunta di Rio Marina, chiunque essi siano . Siamo contenti che la candidata Mancuso ritenga che «Il nuovo Piano del Parco introduce uno strumento nuovo e non ancora percepito nel suo valore strategico e nelle sue potenzialità», è un bel passo avanti rispetto alle teorie dell’onorevole Sindaco Bosi, che andò scandalizzato su tutte le furie perché scoprì che il Piano del Parco era uno strumento sovraordinato al quale il comune doveva attenersi. Ma il progetto di qualificazione richiamato dalla candidata sindaco non è esattamente quello che crede o vuol far credere e soprattutto il parco ha già detto varie volte no a tracciati che sembrano molto simili a quelli che appaiono sui media. Inoltre, il Parco non può far certamente finta che quella strada (come conferma la Mancuso) non faccia parte integrante e sia essenziale al nuovo mega porto di Rio Marina (calorosamente sostenuto anche da chi oggi si oppone alla “spaccaparco”) che si basa su una filosofia di per sé insostenibile: cementificare la costa concludendo e “valorizzando” l’indecente operazione Villaggio Paese, portare ancora più macchine all’Elba, farle passare da una nuova strada nel parco e nella Zona di protezione speciale (una delle ultime istituite in Italia dall’Unione europea) e creare nuovi attrattori di traffico che a Rio Marina ed al territorio dell’Elba orientale ed al Parco nazionale non porteranno nient’altro che più traffico, rumore e inquinamento. Il tutto, come scrive la stessa candidata, con una pianificazione del porto che «E’ oggi in sede Vas», come se il parco potesse dare un parere preventivo su un’operazione complessiva prima di conoscere almeno la Valutazione Ambientale Strategica del suo pezzo centrale. Poi la candidata sindaco butta li il «Riequilibrio dei flussi dei veicoli all’interno dell’isola nonché l’occasione dell’individuazione di percorsi e viabilità funzionalmente dedicate (transito ciclopedonale) e potenzialmente suscettibili – all’esito di una separazione strutturale e funzionale - di dare risposte anche alle esigenze delle persone a mobilità ridotta». Siamo alle solite: la sostenibilità dei paroloni per infiocchettare quello che è già insostenibile, mentre si dovrebbe rendere sostenibile quello che già non lo è. Infatti, per far vedere quanto sia ecologica tutta questa roba la Mancuso tira in ballo un po’ furbescamente il progetto Life Plus sulla logistica sostenibile all’interno di un’isola. Ma quel progetto (LIFE09 ENV/IT/000111 - ELBA - Integrated Eco-friendly Mobility Services for People and Goods in Small Islands) - come si può vedere dalla schede allegata tratta da pagina 64 del “Life + Environment Policy & Governance Projects 2009” - riguarda in realtà i mezzi di trasporto pubblici, la diminuzione del traffico veicolare privato ed un nuovo sistema di consegna delle merci, che non solo non hanno niente a che vedere con la “spaccaparco” ma ne sono il contrario e fanno a cazzotti con la vecchia filosofia sviluppista e del traffico privato che la sostiene. E’ anche più che strano che un candidato alle elezioni si rivolga ad un presidente di un Parco Nazionale proponendo «Un percorso comune che – verificato il persistere della compatibilità urbanistica in ragione dell’insistere il tracciato nella fascia di “corridoio infrastrutturale” già approvata a suo tempo con il Piano Strutturale del Comune – proceda congiuntamente e tramite un parternariato di progetto ad attivare la partecipazione ad un nuovo Progetto Life plus il cui oggetto dovrà ricomprendere da l’individuazione dei contenuti della progettazione». Inoltre questa collaborazione, quasi una scrittura di un programma elettorale sulle infrastrutture a 6 mani tra la candidata Mancuso, Mario Tozzi e l’Autorità Portuale, prevede che il parco si affidi docilmente al gruppo di progetto, formato da alte professionalità del settore, già messo in campo dall’Autorità portuale, «In attesa delle determinazioni del Consiglio direttivo del Parco dell’Arcipelago ed attende un riscontro in tal senso per avviare la richiesta di ammissione a finanziamento al ministero dell’Ambiente». Forse i consiglieri del direttivo del Parco, compreso il nostro rappresentante, avrebbero dovuto essere informati prima che i superesperti dell’Appe si avviassero col lavoro. La candidata Mancuso però si supera quando propone al presidente del Parco «Un progetto essenziale per il futuro dell’isola» e gli trova anche un ipotetico titolo: “Linee guida per la realizzazione di infrastrutture in aree protette: la strada nelle miniere di Rio Marina”: qualcuno avverta la candidata sindaco Mancuso che le linee guida per gli interventi nei parchi le stila il Ministero dell’ambiente e quelle nella Zone di protezione speciale la Commissione europea, non la campagna elettorale di Rio Marina o un nuovo progetto Life dell’Autorità portuale. SCHEDA ELBA Integrated Eco-friendly Mobility Services for People and Goods in Small Islands (Autorità Portuale di Piombino) Il progetto si concentrerà sulla pianificazione, la realizzazione e la dimostrazione di un sistema avanzato di mobilità integrata ecosostenibile per persone e merci all'isola d'Elba, localizzata poco lontano da Piombino, sulla costa italiana. Contesto del progetto I flussi di traffico privato e i processi di distribuzione delle merci sono le principali fonti di consumo energetico, emissioni di gas nocivi e di livelli di rumore nelle aree urbane, provocando impatti negativi sulla qualità ambientale della città. Miglioramenti dei trasporti e dei sistemi logistici possono aiutare a contrastarli. I servizi di trasporto pubblico, in particolare, possono essere più flessibili, tenendo conto delle mutate esigenze di mobilità (ad esempio modelli di viaggio diffusi, aree/periodi a bassa richiesta, viaggi città-periferia e commuting). I ministri dei trasporti dell’Ue hanno chiesto di “promuovere lo sviluppo di nuovi tipi di servizi intermedi tra trasporto pubblico e servizi specializzati come i Demand Responsive Public Transport (DRT) che sono sistemi di servizi flessibili che integrano il convenzionale trasporto passeggeri di linea. Il DRT è molto più rispondente alle esigenze dei clienti, in termini di rotte percorse dagli autobus, fermate servite e di tempistica flessibile di servizi. Obiettivi del progetto Il progetto si focalizzerà sulla progettazione, implementazione e dimostrazione di un avanzato schema eco-sostenibile di mobilità integrata per persone e merci, sull'isola d'Elba, che si trova appena fuori dalla penisola italiana, vicino a Piombino. Il sistema sarà basato su un set di “intermediate” e “flexible” schemi di trasporti e logistica e si avvarrà di veicoli eco-compatibili, migliorando così l'efficienza energetica e la qualità dell'ambiente dell'Elba. Considerando le caratteristiche specifiche dell’area geografica individuata e il suo contesto ambientale e logistico – una piccola isola, distanze brevi, frequenti viaggi continente-isole, i flussi di merci intermodali, mobilità turistica - il progetto intende proporre modelli versatili che potrebbero anche essere applicato ad altri contesti nazionali e internazionali. Risultati attesi Il progetto mira a fornire un concreto esempio di un sistema di trasporto integrato e un sistema flessibile di mobilità per: • sostituzione dell’attuale flotta elbana di autobus diesel in circolazione con un lines/fixed timetable system, con un sistema DRT flessibile che utilizzi piccoli veicoli a emissioni zero; • Ottimizzazione dei flussi di merci tra la terraferma (Piombino) e Isola d'Elba, utilizzando veicoli a emissioni low/zero per le consegne sull'isola; • Riduzione dei livelli di inquinamento ambientale attraverso l'uso di veicoli a emissioni low/zero e la promozione di cambiamenti modali; • Riduzione dell'inquinamento acustico attraverso la riduzione dei livelli di traffico e l’utilizzo di veicoli eco-compatibili, in particolare durante l'estate; • Valutazione del potenziale del sistema DRT per ridurre il numero dei veicoli commerciali a bordo dei traghetti e della congestione del traffico sulle strade dell'Isola d'Elba, riducendo il numero totale di veicoli in diversi piccoli centri urbani e ottimizzando i percorsi di consegna. Beneficiario: Tipo di beneficiario - Impresa pubblica Nome del beneficiario - Autorità Portuale di Piombino Indirizzo postale - Piazzale Premuda, 6 /a - IT - 57025 Piombino (LI) – ITALIA Tel. +39 0565 229210 Fax +39 0565 229229 E-mail @ antonio.liberato memexitaly.it Nome della persona da contattare - Paola MANCUSO Durata del progetto - 36 mesi (01/10/2010 - 30/09/2013) Bilancio totale in euro: 1.857.230,00 contributo Ue in euro, con %: 916.865,00 (49.37 %) Tema generico: Urban Design - Qualità della vita - Pianificazione dei trasporti


spaccaparco tracciato

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