Qualche giorno fa avevamo letto sul Il Tirreno alcune precisazione del Presidente provinciale dei Medici di Famiglia Dott.Pasquale Cognetta circa il protocollo d’urgenza attivabile in 72 ore dagli stessi Medici di Famiglia secondo quanto annunciato dalla Direzione Asl6. Tali precisazioni smentivano categoricamente che ci fosse un accordo scritto in tal senso, rimandando tale prescrizione urgente solo ad un atto volontario che non prevedeva automaticamente la possibilità per il paziente di ottenere le prestazioni previste scavalcando altri nelle liste di attesa. Affermava inoltre che gli stessi Medici Specialisti potevano prescrivere tale urgenza senza rimandare il paziente al Medico di Famiglia come invece spesso raccomandavano. Nell’incontro che il Comitato Elba Sanità aveva avuto con la tutta Direzione Sanitaria dell’Asl6, il Direttore Sanitario Dott. Lavazza ci aveva annunciato la prossima attivazione del servizio “ Day Service”, una prestazione per cui, nei casi ritenuti opportuni, il paziente veniva seguito da uno stesso Medico che se ne prendeva carico effettuando nello stesso giorno tutte le visite e gli esami necessari. Il medesimo documento redatto dalla nostra Direzione sanitaria sulla programmazione e i progetti per la sanità elbana,dava come scadenza, per rendere operativo il servizio, il mese di febbraio 2011, mese ormai già da tempo trascorso . Per correttezza, prima di scrivere questo articolo, avevamo chiesto tramite e-mail sia alla Dott.ssa Calamai, sia all’Assessore regionale Dott.ssa Scaramuccia, sia al Governatore Enrico Rossi che al Ministero competente, spiegazioni sulle dichiarazioni del Dott.Cognetta, nonché giustificazioni sul ritardo nell’attuazione di una importante e condivisa iniziativa che avrebbe contribuito senza dubbio alla riduzione delle ormai chilometriche liste di attesa. Fino ad ora purtroppo nessuna risposta è pervenuta; dunque chi tace rende veritiera la precisazione del Dott.Cognetta e conferma la nostra preoccupazione che tutto ciò che viene affermato o promesso anche nei documenti ufficiali non venga attuato o che lo sia in tempi che, per i fabbisogni sanitari dei cittadini utenti, divengono sicuramente biblici. Riteniamo che sia il servizio in h72 che il “ day service”, sia quasi a costo zero e dunque non particolarmente gravoso per il bilancio aziendale. Il Consigliere Comunale di Portoferraio Roberto Marini in un articolo comparso su Tenews aveva denunciato giustamente un episodio di grave affollamento sia nel reparto di medicina generale sia in quello di ostetricia che aveva costretto i sanitari a ricoverare in una stessa stanza sia uomini che donne, nonché a collocare alcune future mamme in letti destinati invece alle degenze pediatriche. La Direzione Asl6 contestava in una “vibrata” risposta le ragioni della denuncia affermando che tali episodi erano frutto di situazioni occasionali e del tutto eccezionali. Noi pensiamo che una accorta amministrazione debba viceversa attendersi tali eccezionalità, modulando in maniera elastica l’organizzazione di un reparto o area di intervento sia in termini di strutture che in termini di personale dedicato, a maggior ragione per nostro territorio in cui si deve prevedere un importante discrepanza fra il numero di abituali residenti durante la stagione invernale e il numero di abitanti durante la stagione turistica, differenza che può creare proprio tali situazioni di eccezionalità. Questo anche per i servizi territoriali; infatti ipotizzare di ridurre da tre a due le guardie mediche presenti in tutto il nostro territorio, versante occidentale ed orientale compreso, pensare di avere un solo medico di urgenza per la stagione estiva, sarebbe scelta assolutamente fuori da ogni prospettiva di buon governo. Facciamo appello dunque anche a tutte le Associazioni di categoria economiche, senza dubbio interessate affinché la nostra isola rimanga meta preferenziale di tanti turisti i quali si aspettano, fra i diversi servizi, anche prestazioni sanitarie almeno di qualità standard, perché anch’esse si mobilitino e sostengano la nostra battaglia. Ricordiamo a tutti che il Comitato Elba Sanità prossimamente organizzerà un Assemblea-Manifestazione pubblica in cui soprattutto i nostri cittadini dovranno essere i veri protagonisti, denunciando anche con la propria esperienza personale tutte le criticità di cui la Sanità elbana ormai da tempo soffre.
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