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E la chiamano concorrenza , tre corse per la quarta compagnia !

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 20 marzo 2011

Ci sembra che si vada sempre di più nella direzione opposta da quello che obbliga l'Unione Europea, la liberalizzazione del cabotaggio marittimo, ci sembra solo che in previsione del 80 % ad un unico gestore, che per semplicità chiameremo Toremoby, si stia soltanto procedendo a dare il 20% degli accosti, slots, ad altre compagnie in base alle regole dell'Autorità Portuale, in assenza di leggi nazionali antitrust del settore . Stavolta viene premiata Corsica Ferries, che magari si ritirerà dal Bando Toremar, e penalizzata Blunavy di Milano che pare abbia avuto minor fortuna di Blunavy di Castiglione della Pescaia, comunque nell'attesa di conoscere pure gli orari, commerciali o diciamo notturni, che concorrenza puo' fare una compagnia con tre corse e lo stesso dicasi appunto per la quarta compagnia pure con tre corse, che prezzi concorrenziali puo' fare se non c'e' economicità nella gestione di una nave che fa solo tre corse, costerà pochi spiccioli di meno come ha fatto la terza compagnia, però così si puo' tacitare tutti, in quanto si puo' dire che é stato fatto tutto in base alle regole, ma quelle dell'Autorità Portuale . A tal proposito riteniamo significative e proprio a puntino anche nel nostro caso, le parole del Sindaco Peria sulla nuova società mista pubblico, in maggioranza, privato, in minoranza sui rifuti: si creerà un modello gestionale unitario, con grosse economie operative e di scala (come per esempio un unico gestore del trasporto marittimo , che dovrebbe fare prezzi molto più bassi), talvolta “piccolo è bello”; questa regola non vale mai nella gestione dei servizi pubblici locali (la compagnia di una sola nave che fa tre corse, dove sta il business?) Comunque ribadiamo la nostra tranquillità avendo come nostro garante il Presidente Rossi che garantirà i prezzi Toremar contrattualizzati con la Regione Toscana e mantenuti pubblici e controllati dall'Osservatorio dell'Assessore Ceccobao . Abbiamo letto anche della campagna pubblicitaria della Moby per il 2011 con un messaggio mediatico rivolto ai consumatori: "Perchè si rendano bene conto che il prezzo del viaggio è equivalente, se non inferiore, a tante spese medie quotidiane o che sia equivalente a spese "molto più banali" e con minore valore aggiunto", a dir la verità visti i preventivi dei prezzi dei traghetti che circolano, non prevediamo che i consumatori saranno tanto contenti, visto la rata del mutuo da pagare, la rata dell'auto, la rata del prestito per le vacanze, ecc.


toremar moby traghetti

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