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Il Sindaco di Marciana si difende

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 09 ottobre 2003

Leggo sulla stampa locale notizie che gettano un ombra inquietante sulla onorabilità della mia persona e sulla mia immagine di Pubblico amministratore. Vengono riportati stralci del provvedimento di sequestro del cantiere di Procchio emesso dalla Procura di Genova e addirittura di un interrogatorio fatto al Sig.Gabriele Mazzarri da cui si deduce chiaramente un mio atteggiamento di favore nei confronti della Soc.Edilmare. Quello che più mi amareggia è poi il modo con cui certe notizie vengono fornite alla pubblica opinione. Faccio due esempi. Più volte ho letto la notizia dell’informazione di garanzia che ho ricevuto dal Corpo forestale dello Stato di Marciana Marina, per aver realizzato un parcheggio pubblico in località Procchio. E’ vero, ho ricevuto quell’informazione di garanzia. Ma avrei gradito che quanti hanno riportato questa notizia, ed è un loro sacrosanto diritto, avessero avuto anche la curiosità di conoscere dalla Amministrazione comunale e in particolare dal Sindaco indagato che cosa sia veramente successo a Procchio. Avrei consegnato loro la memoria difensiva che ho depositato il giorno 18 settembre e li avrei portati a Procchio per cercare il parcheggio pubblico realizzato senza concessione edilizia. In realtà a Procchio non c’è alcun parcheggio che l’Amministrazione abbia di recente costruito. E’ stata solo utilizzata per un breve periodo una parte dell’area di cantiere della lottizzazione in costruzione lungo l’anello della strada provinciale che porta a Campo nell’Elba per la sosta di circa 25/30 autovetture, senza peraltro realizzare alcuna opera né precaria né permanente. L’altro esempio riguarda la lettera che l’Ing.Coppetelli avrebbe chiesto alla Amministrazione di scrivere al Corpo Forestale dello Stato di Marciana Marina. E’ vero, l’Ing.Coppetelli chiese al Responsabile dell’Ufficio di scrivere quella lettera. Eppure sul quotidiano Il Tirreno di ieri, a pag.13, mentre si riporta il testo della lettera nulla si dice sulla circostanza, credo non secondaria, che quella lettera era frutto di una iniziativa del tutto personale dell’Ing.Coppetelli, quindi non richiesta e tanto meno concordata con l’ Amministrazione; tant’è che mai è stata spedita. Mi sia consentita un’altra considerazione. Si continua a parlare sulla stampa di “abusi eccellenti” e di “ecomostro”. Desidero precisare in proposito che il primo progetto presentato era perfettamente conforme alle previsioni del Piano urbanistico comunale approvato dalla Regione Toscana. Addirittura nel 1975 la lottizzazione comportava la costruzione di circa 19.000 mc; previsione poi definitivamente ridotta dalla mia Amministrazione a 7.500. La prima concessione edilizia è stata rilasciata in data 05 agosto 2002 seguendo regolarmente l’iter di legge.Tant’è che la stessa Magistratura non sta indagando su quella concessione, ma sulla concessione in variante rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio in data 27 dicembre 2002, che, per quanto illegittima, come abbiamo potuto appurare in questi giorni ritirando a Genova copia di tutti gli elaborati, per ragioni su cui mi riservo di ritornare, comunque non prevedeva nessun aumento della superficie utile e del volume originariamente autorizzati. Usare l’espressione “abusi eccellenti”, avrà pure un buon effetto sul piano giornalistico, ma mi sembra, sinceramente, un po’ eccessivo Tra le varie autorizzazioni ottenute, sulla prima concessione c’è anche quella della Soprintendenza ai BB.CC e AA di Pisa che evidentemente non ha ritenuto che gli edifici da costruire fossero un “ecomostro”. Nel concludere questo mio intervento, che Vi chiedo cortesemente di pubblicare integralmente e con lo stesso risalto dato ai tanti articoli scritti sulla vicenda di Procchio, sento di dover riaffermare la mia assoluta estraneità ai fatti successi. Non ho mai chiesto a nessun funzionario di favorire qualcuno non rispettando la legittimità della attività amministrativa e soprattutto, e questo lo grido con tutta la forza che mi dà la consapevolezza della mia assoluta onestà, non ho mai chiesto né accettato da alcuno prestazioni illecite. Ho subito due perquisizioni della Guardia di Finanza, una a casa ed una nel mio ufficio in Comune, ma non perché io fossi indagato, indagate erano altre persone. Nulla è stato trovato che possa dimostrare che io abbia avuto con quelle persone rapporti di particolare attenzione o favore.


Luigi Logi testina

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